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ravenna 10 febbraio 2022

E' boom per acciaio, concimi e semi oleosi

Nel 2021 movimentate 27 milioni di tonnellate di merce, 9mila i treni

10 febbraio 2022 - ravenna - Il Porto di Ravenna nel 2021 ha movimentato complessivamente 27.073.051 tonnellate, in crescita del 20,8% (4,7 milioni di tonnellate in più) rispetto al 2020 e del 3,1% rispetto ai livelli del 2019, con il definitivo superamento dei volumi ante pandemia.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 23.269.181 tonnellate (+25,1% sul 2020 e in linea con il dato del 2019) e a 3.803.870 tonnellate (+3,8% sul 2020 e -1,0% sul 2019).

Nel 2021 il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.702, superiori del 12,9% (309 navi in più) rispetto al 2020 e dell’1% rispetto al 2019 (26 toccate in più).
In particolare, nel mese di dicembre 2021 sono state movimentate 2.279.852 tonnellate, in aumento del 10,5% (216 mila tonnellate in più) rispetto al mese di dicembre 2020, e superiori del 22,5% rispetto alle 1.860.377 tonnellate del mese di dicembre 2019.

Dal punto di vista delle tipologie di merci, le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 22.422.317 tonnellate, sono cresciute nel 2021 del 22,8% (quasi 4,2 milioni di tonnellate in più), superando con un ottimo margine anche i volumi del 2019 (+3,7%). I prodotti liquidi - con una movimentazione pari a 4.650.727 tonnellate - nel 2021 sono aumentati del 12,0% rispetto al 2020, riportandosi praticamente ai livelli del 2019 (+0,2%).

Per quanto riguarda le varie categorie merceologiche, il 2021 si chiude con tutte le categorie merceologiche in positivo per tonnellaggio sul 2020, fatta eccezione per gli agroalimentari solidi (-2,3%).

Molto buono il dato dei metallurgici, con 7.423.613 tonnellate movimentate ed il record storico del Porto (+45,8% rispetto al 2020 ), dei materiali da costruzione con 5.689.958 tonnellate movimentate, anch’essi con il record storico (+39,7% rispetto al 2020), dei prodotti petroliferi, con 2.630.431 tonnellate (+16,8% rispetto al 2020).


Buoni anche i dati per i concimi (altro record storico, +8,7% rispetto al 2020), con 1.619.486 tonnellate, i chimici (+9,1% rispetto al 2020) con 805.488 tonnellate e gli agroalimentari liquidi (+3,7% rispetto al 2020), con 1.197.270 tonnellate.
Rispetto ai livelli del 2019, ante pandemia, hanno pienamente recuperato nel 2021 i prodotti metallurgici (+16,4%), i materiali da costruzione (+13,3%), i concimi (+11,1%), i prodotti petroliferi (+ 1,9%), i semi oleosi (+37,8%) e, seppur di misura, gli agroalimentari liquidi (+1,1%).

Il comparto agroalimentare nel suo complesso (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 4.715.365 tonnellate di merce movimentata, ha registrato nel 2021 un calo dell’1,9% rispetto al 2020 e volumi inferiori del 14,1% rispetto al 2019.
Le merci in container, per 2.279.623 tonnellate nel 2021, sono in aumento del 7,2% rispetto al 2020, ma inferiori del -4,5% rispetto al 2019, ed il numero di toccate delle navi portacontainer nel 2021 è stato pari a 459, in aumento (+5,0%) rispetto alle 437 del 2020, anche se non è stato ancora recuperato il numero del 2019 (-5,2%).
I contenitori, pari a 212.926 TEUs nel 2021, sono in crescita rispetto al 2020 (+9,3%) ma ancora non si sono raggiunti i TEUs del 2019 (-2,4%). I TEUs pieni sono stati 162.552 (il 76,3% del totale), in crescita dell’8,4% rispetto al 2020, ma ancora inferiori (-4,1%) rispetto a quelli del 2019.

Nel 2021 trailer e rotabili sono complessivamente in crescita del 22,5% per numero di pezzi movimentati (87.566 pezzi, 16.103 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e in calo del 6,8%, in termini di merce movimentata (1.446.469 tonnellate) rispetto al 2020. Rispetto al 2019, invece, si è registrato un aumento del 9,9% per i pezzi e un calo dell’11,3% per la merce.

Per quanto riguarda i trailer, l’ottimo risultato è dovuto in gran parte al contributo della linea Ravenna – Brindisi – Catania: nel 2021, infatti, i pezzi movimentati, pari a 75.781, sono in crescita del 19,6% rispetto al 2020 e del 13,4% rispetto al 2019.
Positivo anche il risultato per le automotive che, nel 2021, hanno movimentato 9.977 pezzi, in crescita (+59,4%) rispetto al 2020, ma con volumi ancora inferiori del 2,4% rispetto ai pezzi del 2019.

Il Porto di Ravenna nel 2021 ha superato i 9.000 treni movimentati (9.022, per l’esattezza), in crescita del 21,4% rispetto al 2020 (7.434 treni) e del 28,3% rispetto al 2019 (7.032 treni): un altro record storico, con il superamento dei volumi prima della crisi pandemica da COVID-19 anche in termini di tonnellate che di numero dei carri.
Nel comprensorio portuale di Ravenna, che conta oggi 35 km totali di binari e 10 società raccordate alla ferrovia, sono state trasportate, infatti, via treno 3.931.486 tonnellate di merce, in crescita del 26,4% rispetto al 2021 e del 10,2% rispetto al 2019, prima della pandemia: la maggioranza dei prodotti sono siderurgici (2.325.637 tonnellate), seguiti dagli inerti (574.626 tonnellate) e dai cereali-sfarinati (568.098 tonnellate).
L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo è cresciuta, così, dal 13,6% del 2019 al 14,5% nel 2021.

Secondo quanto si evince dalle prime stime per il mese di gennaio 2022, la movimentazione complessiva nel Porto di Ravenna dovrebbe di essere pari a 2,1 milioni di tonnellate, in crescita di circa il 10,8% rispetto allo stesso mese del 2021 e di oltre il 15,4% rispetto a gennaio 2020.

Molto buono il dato dei metallurgici (+15,5%, con 551 mila tonnellate), dei materiali da costruzione (+12,8%, con quasi 400 mila tonnellate) e dei chimici liquidi (+55,8%, con oltre 78 mila tonnellate).
I container di gennaio dovrebbero essere poco più di 15.000, in leggero calo rispetto gennaio 2021, mentre i trailer dovrebbero essere 5.300, in linea con il numero dello scorso anno.


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