Porti
ravenna
17 giugno 2014
Da fine mese draghe all'imboccatura del porto
17 giugno 2014 - ravenna - In queste settimane l’attività dell’Autorità Portuale si è concentrata su una nuova linea strategica per il reperimento delle aree dove collocare il materiale di dragaggio e per avere gli strumenti che le consentano di operare in fretta. Nel tempo, su alcune di queste aree sarebbero realizzati capannoni e altri impianti utili a farne una zona attrezzata per la logistica a ridosso del porto.
Contemporaneamente, a Roma si sta lavorando per far approvare un emendamento che consenta di definire il ‘progettone’ un progetto di pubblica utilità, il che accelererebbe ogni iter e porrebbe il lavo- ro dell’Autorità Portuale, al di sopra di ogni ostacolo burocratico-normativo.
Intanto, l’Autorità Portuale ha sbloccato il dragaggio all’imboccatura del porto, dove si è creato un accumulo di 80 centimetri che impedisce (con una ordinanza della Capitaneria di porto) l’accesso alle navi, se non in presenza di una favorevole condizio-ne di alta marea. Gli Spedizionieri si erano detti molto preoccupati, perché alcune navi avevano già di- sdetto la sosta a Ravenna.
IMBOCCATURA. “I risultati delle analisi di Arpa sul materiale di dragaggio all’imboccatura - ha detto il presidente dell’Autorità Portuale, Galliano Di Marco al Comitato portuale di pochi giorni fa - non presentano alcun problema. Quindi, spero che entro il mese si possa cominciare a portare via la sabbia che ha provocato un accumulo pericoloso. Con questo intervento, la Capitaneria di porto potrà ritirare l’attuale ordinanza”.
L’intervento sarà finanziato con 5 milioni di euro dall’Autorità Portuale. Il materiale di dragaggio, circa 200 mila metri cubi, potrà essere riversato in mare o utilizzato per riempimenti, viste le caratteristiche positive delle analisi.
PROGETTONE. L’Autorità Portuale sta procedendo nella redazione del progetto esecutivo per l’escavo dei fondali di tutto il Candiano. La documentazione arriverà al Cipe a metà luglio.
In queste settimane, il presidente Di Marco ha lavorato al reperimento delle aree nelle quali collocare i circa 3 milioni di metri cubi di materiale, che sarà por- tato via dai fondali per raggiungere i 13,50 metri.
È stato escluso l’utilizzo dell’area ex Sarom, per la quale torna d’attualità il progetto di Cittadella della nautica. Crescono, invece, le quotazioni del poligono militare di Foce Reno, che, essendo sotto il livello ma- re, si allaga facilmente. L’area potrebbe ospitare fino a un milione di metri cubi di materiale, ovvero il 30% di quello da scavare. Nei prossimi giorni si saprà se l’area sarà disponi- bile: dalla sua utilizzazione o meno dipenderà, poi, la quantità di altre aree da reperire.
Le ipotesi al vaglio di via Antico Squero riguarda- no due piccole casse di colmata, che potrebbe- ro essere realizzate in Largo Trattaroli e in un terreno dell’Alma Petroli. Altre aree prese in considera- zione appartengono a Sapir, Cmc, Poggiali, Venturini: in questo caso si entra in un’ottica di area logistica, con la possibilità in futuro di realizzare capannoni e piastre apposite.
© copyright Porto Ravenna News
Contemporaneamente, a Roma si sta lavorando per far approvare un emendamento che consenta di definire il ‘progettone’ un progetto di pubblica utilità, il che accelererebbe ogni iter e porrebbe il lavo- ro dell’Autorità Portuale, al di sopra di ogni ostacolo burocratico-normativo.
Intanto, l’Autorità Portuale ha sbloccato il dragaggio all’imboccatura del porto, dove si è creato un accumulo di 80 centimetri che impedisce (con una ordinanza della Capitaneria di porto) l’accesso alle navi, se non in presenza di una favorevole condizio-ne di alta marea. Gli Spedizionieri si erano detti molto preoccupati, perché alcune navi avevano già di- sdetto la sosta a Ravenna.
IMBOCCATURA. “I risultati delle analisi di Arpa sul materiale di dragaggio all’imboccatura - ha detto il presidente dell’Autorità Portuale, Galliano Di Marco al Comitato portuale di pochi giorni fa - non presentano alcun problema. Quindi, spero che entro il mese si possa cominciare a portare via la sabbia che ha provocato un accumulo pericoloso. Con questo intervento, la Capitaneria di porto potrà ritirare l’attuale ordinanza”.
L’intervento sarà finanziato con 5 milioni di euro dall’Autorità Portuale. Il materiale di dragaggio, circa 200 mila metri cubi, potrà essere riversato in mare o utilizzato per riempimenti, viste le caratteristiche positive delle analisi.
PROGETTONE. L’Autorità Portuale sta procedendo nella redazione del progetto esecutivo per l’escavo dei fondali di tutto il Candiano. La documentazione arriverà al Cipe a metà luglio.
In queste settimane, il presidente Di Marco ha lavorato al reperimento delle aree nelle quali collocare i circa 3 milioni di metri cubi di materiale, che sarà por- tato via dai fondali per raggiungere i 13,50 metri.
È stato escluso l’utilizzo dell’area ex Sarom, per la quale torna d’attualità il progetto di Cittadella della nautica. Crescono, invece, le quotazioni del poligono militare di Foce Reno, che, essendo sotto il livello ma- re, si allaga facilmente. L’area potrebbe ospitare fino a un milione di metri cubi di materiale, ovvero il 30% di quello da scavare. Nei prossimi giorni si saprà se l’area sarà disponi- bile: dalla sua utilizzazione o meno dipenderà, poi, la quantità di altre aree da reperire.
Le ipotesi al vaglio di via Antico Squero riguarda- no due piccole casse di colmata, che potrebbe- ro essere realizzate in Largo Trattaroli e in un terreno dell’Alma Petroli. Altre aree prese in considera- zione appartengono a Sapir, Cmc, Poggiali, Venturini: in questo caso si entra in un’ottica di area logistica, con la possibilità in futuro di realizzare capannoni e piastre apposite.
© copyright Porto Ravenna News