Porti
ravenna
31 maggio 2022
Gennaio-maggio, la guerra non influisce sui traffici portuali
Anticipazioni sulle statistiche, il porto continua a crescere. Nuovi mercati
31 maggio 2022 - ravenna - La guerra in Ucraina che ha portato inevitabilmente al blocco delle navi nel Mar Nero, poteva avere effetti molto negativi per l'economia del porto di Ravenna, il principale importatore nazionale di acciaio, cereali, fertilizzanti, argilla dai porti che si affacciano sugli scali marittimi oggi tanto contesi.
I dati forniti oggi dal presidente dell'Adsp Daniele Rossi, in apertura del convegno sul traffico container promosso dagli Spedizionieri, forniscono per fortuna un quadro completamente differente.
“Certo, eravamo tutti molto preoccupati - ha spiegato Rossi - eppure i dati statistici sono incoraggianti. Dopo un trimestre positivi c'era il timore di una crisi strisciante legata al conflitto. Il periodo gennaio-maggio, invece, segna una crescita sul 2021 del 7,5%. I container salgono del 14%, mentre nel solo mese di maggio l’attività del terminal traghetti è aumentata del 23,5%.
Una volta che è stato chiaro che le merci non sarebbero più transitate dal Mar Nero, gli operatori portuali hanno cercato altri porti di approvvigionamento. Così l’argilla è arrivata in un primo tempo da Turchia, Spagna e Portogallo e ora anche dall’India.
Il mercantile Sider Onda in questi giorni sta scaricando al terminal Sapir 30mila tonnellate di argilla. L’acciaio della Marcegaglia ora arriva da Asia, Giappone, Australia.
E se ci fossero a disposizione mezzi sul mercato, potremmo tornare a importare grano dall'Ucraina.
© copyright Porto Ravenna News
I dati forniti oggi dal presidente dell'Adsp Daniele Rossi, in apertura del convegno sul traffico container promosso dagli Spedizionieri, forniscono per fortuna un quadro completamente differente.
“Certo, eravamo tutti molto preoccupati - ha spiegato Rossi - eppure i dati statistici sono incoraggianti. Dopo un trimestre positivi c'era il timore di una crisi strisciante legata al conflitto. Il periodo gennaio-maggio, invece, segna una crescita sul 2021 del 7,5%. I container salgono del 14%, mentre nel solo mese di maggio l’attività del terminal traghetti è aumentata del 23,5%.
Una volta che è stato chiaro che le merci non sarebbero più transitate dal Mar Nero, gli operatori portuali hanno cercato altri porti di approvvigionamento. Così l’argilla è arrivata in un primo tempo da Turchia, Spagna e Portogallo e ora anche dall’India.
Il mercantile Sider Onda in questi giorni sta scaricando al terminal Sapir 30mila tonnellate di argilla. L’acciaio della Marcegaglia ora arriva da Asia, Giappone, Australia.
E se ci fossero a disposizione mezzi sul mercato, potremmo tornare a importare grano dall'Ucraina.
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