Porti
Acque più sicure con l'accordo Guardia Costiera-Vigili del fuoco
Esercitazioni, scambio di informazioni e collaborazione sul campo per affrontare le emergenze in mare
L’accordo prevede il rafforzamento dei protocolli di coordinamento nelle situazioni di emergenza a mare, definendo anche le modalità di attivazione dei “Centri temporanei di gestione delle emergenze complesse” (CGE) e le modalità di costituzione dei “Posti di comando unificati” (PCU).
Inoltre, prevede il supporto con mezzi navali della Guardia Costiera o di enti terzi per il trasporto sullo scenario operativo di personale adeguatamente equipaggiato e di attrezzature dei Vigili del Fuoco.
Fondamentale la condivisione immediata tra i Comandi della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco di informazioni riguardanti l’emergenza, per la successiva costituzione del centro temporaneo di gestione delle emergenze complesse presso la sala operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, con la partecipazione di personale qualificato dei Vigili del Fuoco.
In caso di emergenza in mare, il posto di comando unificato potrebbe essere costituito anche a bordo di un mezzo nautico, garantendo l’imbarco ai rappresentanti delle varie amministrazioni concorrenti e il continuo contatto radio con il centro temporaneo di gestione delle emergenze complesse.
L’obiettivo che ci si pone con la sottoscrizione dell’accordo è quello di consolidare ulteriormente i consueti e proficui rapporti di collaborazione tra Guardia Costiera e Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna, strutturando le procedure da seguire in caso di emergenza complessa in mare, prevedendo anche apposite esercitazioni annuali per testare la prontezza operativa dell’organizzazione e i protocolli di imbarco e trasferimento di soccorritori, equipaggiamenti e attrezzature dei Vigili del Fuoco sui natanti messi a disposizione dalla Guardia Costiera.
Recente esempio concreto, il giorno 22 luglio scorso, della collaborazione operativa tra Guardia Costiera e Vigili del Fuoco, l’intervento congiunto coordinato dalla sala operativa della Capitaneria di porto, con impiego della motovedetta CP 328 e della motobarca 683 dei Vigili del Fuoco del distaccamento portuale, a favore di un motopeschereccio che stava imbarcando acqua nell’avamporto di Ravenna a causa di un’avaria alle prese a mare, che è stato messo in sicurezza e poi rimorchiato ed assistito fino al cantiere per le riparazioni necessarie.
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