Porti
ravenna
29 aprile 2023
Il ministero autorizza nuove assunzioni alla Compagnia Portuale
Negli ultimi 6 anni quasi 100 stabilizzazioni e oltre 200 somministrazioni
29 aprile 2023 - ravenna - A meno di un mese dalla richiesta formulata dall’Autorità Portuale di Ravenna, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’aumento di organico della Cooperativa Portuale di Ravenna, unico soggetto autorizzato alla fornitura di lavoro portuale temporaneo, che può ora passare dagli attuali 400 soci a 420 soci (+5%).
Tale variazione di pianta organica era stata ritenuta necessaria poiché in più occasioni la comunità portuale aveva manifestato l’unanime convincimento che tutte le iniziative in corso nel porto di Ravenna (lavori dell’Hub Portuale con graduale aumenti dei pescaggi e rifacimento di tutte le banchine, nuova stazione crociere,realizzazione impianto trattamento fanghi, sviluppo delle aree logistiche ecc.), destinate a consolidare i traffici attuali, portando ricadute positive già nel breve periodo, richiederanno un maggiore impiego dei servizi svolti dalla Cooperativa Portuale.
La caratteristica assolutamente peculiare dell’organizzazione del lavoro nel porto di Ravenna è rappresentata dal fatto che le operazioni portuali, per loro natura discontinue, sono svolte nell’ambito portuale, strettamente inteso, da parte delle imprese terminaliste concessionarie (ex art. 18) e non concessionarie (autorizzate ex art. 16) mediante il ricorso regolare e costante al fornitore di lavoro temporaneo, il quale è strutturato non in base ai cosiddetti “picchi” di domanda di lavoro, bensì in riferimento al livello medio della domanda di lavoro nel porto, avvalendosi nelle giornate di massima concentrazione di lavoro della facoltà di ricorrere“quale impresa utilizzatrice, ai soggetti abilitati alla fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo” sul territorio nazionale (i cosiddetti lavoratori interinali).
“In una portualità nazionale fatta di Compagnie Portuali che devono lottare per non subire una riduzione della Pianta Organica - commenta Luca Grilli, presidente dei portuali ravennati . questo aumento è un riconoscimento per il buon lavoro svolto negli ultimi anni. Le quasi 100 stabilizzazioni e le oltre 200 somministrazioni degli ultimi 6 anni, accompagnate dall’eccellente risposta operativa avuta nel periodo di emergenza sanitaria, sono stati segnali propedeutici a questo risultato frutto anche della meritata fiducia che l’Autorità Portuale in primis ed il Ministero competente hanno rivolto alla Compagnia Portuale di Ravenna. Di fatto, in questi anni, la nostra Società ha certamente rappresentato un punto di riferimento per tutta la comunità portuale Ravennate e Nazionale dimostrandosi un soggetto per la portualità serio, competente e disponibile. Siamo estremamente orgogliosi del risultato ottenuto e questo ci stimola ad affrontare le prossime sfide che il nostro porto ci offrirà”.
“Il porto di Ravenna – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi – ha superato per due anni consecutivi il proprio record di merci movimentate. Questo risultato è il frutto di uno sforzo importante da parte di tutti i lavoratori del porto e, unito alle tante progettualità che si stanno realizzando, ci dice che anche per quanto riguarda la fornitura del lavoro portuale è necessario avere una visione strategica di medio/lungo periodo che preveda di consolidare il ruolo del soggetto fornitore di manodopera per essere comunque pronti ad affrontare, con tempestività, il futuro probabile aumento della domanda di manodopera”.
Tale variazione di pianta organica era stata ritenuta necessaria poiché in più occasioni la comunità portuale aveva manifestato l’unanime convincimento che tutte le iniziative in corso nel porto di Ravenna (lavori dell’Hub Portuale con graduale aumenti dei pescaggi e rifacimento di tutte le banchine, nuova stazione crociere,realizzazione impianto trattamento fanghi, sviluppo delle aree logistiche ecc.), destinate a consolidare i traffici attuali, portando ricadute positive già nel breve periodo, richiederanno un maggiore impiego dei servizi svolti dalla Cooperativa Portuale.
La caratteristica assolutamente peculiare dell’organizzazione del lavoro nel porto di Ravenna è rappresentata dal fatto che le operazioni portuali, per loro natura discontinue, sono svolte nell’ambito portuale, strettamente inteso, da parte delle imprese terminaliste concessionarie (ex art. 18) e non concessionarie (autorizzate ex art. 16) mediante il ricorso regolare e costante al fornitore di lavoro temporaneo, il quale è strutturato non in base ai cosiddetti “picchi” di domanda di lavoro, bensì in riferimento al livello medio della domanda di lavoro nel porto, avvalendosi nelle giornate di massima concentrazione di lavoro della facoltà di ricorrere“quale impresa utilizzatrice, ai soggetti abilitati alla fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo” sul territorio nazionale (i cosiddetti lavoratori interinali).
“In una portualità nazionale fatta di Compagnie Portuali che devono lottare per non subire una riduzione della Pianta Organica - commenta Luca Grilli, presidente dei portuali ravennati . questo aumento è un riconoscimento per il buon lavoro svolto negli ultimi anni. Le quasi 100 stabilizzazioni e le oltre 200 somministrazioni degli ultimi 6 anni, accompagnate dall’eccellente risposta operativa avuta nel periodo di emergenza sanitaria, sono stati segnali propedeutici a questo risultato frutto anche della meritata fiducia che l’Autorità Portuale in primis ed il Ministero competente hanno rivolto alla Compagnia Portuale di Ravenna. Di fatto, in questi anni, la nostra Società ha certamente rappresentato un punto di riferimento per tutta la comunità portuale Ravennate e Nazionale dimostrandosi un soggetto per la portualità serio, competente e disponibile. Siamo estremamente orgogliosi del risultato ottenuto e questo ci stimola ad affrontare le prossime sfide che il nostro porto ci offrirà”.
“Il porto di Ravenna – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi – ha superato per due anni consecutivi il proprio record di merci movimentate. Questo risultato è il frutto di uno sforzo importante da parte di tutti i lavoratori del porto e, unito alle tante progettualità che si stanno realizzando, ci dice che anche per quanto riguarda la fornitura del lavoro portuale è necessario avere una visione strategica di medio/lungo periodo che preveda di consolidare il ruolo del soggetto fornitore di manodopera per essere comunque pronti ad affrontare, con tempestività, il futuro probabile aumento della domanda di manodopera”.
Nella foto: Luca Grilli, a destra, presidente della Compagnia portuale e Denis Di Martino, direttore della Cooperativa portuale
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