Porti
ravenna
13 settembre 2023
Parità di genere, al Gruppo Sapir è una realtà
Al porto di Ravenna la Società è la prima realtà ad avere ottenuto la certificazione

13 settembre 2023 - ravenna - Il Gruppo Sapir è la prima realtà del porto di Ravenna a ottenere la certificazione relativa alla parità di genere. Solo poche aziende in Italia possono vantare il raggiungimento di questo traguardo, ancora oggi una novità, soprattutto per i lavori con una forte prevalenza di occupazione maschile come quello portuale.
Il rilascio della certificazione è conseguente a un’analisi di una serie indici di performance misurabili e a un piano di sviluppo strutturato, ramificato a tutti i livelli e processi aziendali.
Lo scopo di tutto il Gruppo è quello di promuovere e attuare un trattamento equo e paritario, indipendentemente da sesso, età, nazionalità, religione ed etnia, senza discriminazione alcuna; sia nelle fasi di selezione e assunzione, sia nei successivi percorsi formativi, di crescita, retributivi e in ordine alle opportunità di carriera.
Strumenti oggettivi di valutazione e sistemi utili a favorire la conciliazione vita-lavoro sono necessari a infrangere la barriera del pregiudizio, offrendo possibilità lavorative a entrambi i sessi, a prescindere dalla mansione che il lavoratore ricopre o che andrà a ricoprire.
«Per quale motivo - afferma la responsabile dei Sistemi di gestione, Sara Luciani - una donna non può fare la gruista? E, allo stesso modo, dov’è scritto che le mansioni amministrative siano appannaggio prevalente del genere femminile?».
L’obiettivo organizzativo che ha spinto l’azienda a intraprendere questo percorso non è tanto quello di garantire un equilibrio “forzato”, quanto offrire pari opportunità a tutti, dando rilievo ai talenti, alle nuove idee e alle capacità manageriali; valorizzare quindi quell’insieme di competenze e attitudini individuali che definiscono le persone a prescindere dal genere o da qualsivoglia forma di diversità».
© copyright Porto Ravenna News
Il rilascio della certificazione è conseguente a un’analisi di una serie indici di performance misurabili e a un piano di sviluppo strutturato, ramificato a tutti i livelli e processi aziendali.
Lo scopo di tutto il Gruppo è quello di promuovere e attuare un trattamento equo e paritario, indipendentemente da sesso, età, nazionalità, religione ed etnia, senza discriminazione alcuna; sia nelle fasi di selezione e assunzione, sia nei successivi percorsi formativi, di crescita, retributivi e in ordine alle opportunità di carriera.
Strumenti oggettivi di valutazione e sistemi utili a favorire la conciliazione vita-lavoro sono necessari a infrangere la barriera del pregiudizio, offrendo possibilità lavorative a entrambi i sessi, a prescindere dalla mansione che il lavoratore ricopre o che andrà a ricoprire.
«Per quale motivo - afferma la responsabile dei Sistemi di gestione, Sara Luciani - una donna non può fare la gruista? E, allo stesso modo, dov’è scritto che le mansioni amministrative siano appannaggio prevalente del genere femminile?».
L’obiettivo organizzativo che ha spinto l’azienda a intraprendere questo percorso non è tanto quello di garantire un equilibrio “forzato”, quanto offrire pari opportunità a tutti, dando rilievo ai talenti, alle nuove idee e alle capacità manageriali; valorizzare quindi quell’insieme di competenze e attitudini individuali che definiscono le persone a prescindere dal genere o da qualsivoglia forma di diversità».

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