Porti
ravenna
02 ottobre 2014
Trentacinque chili di cocaina in un container
![Trentacinque chili di cocaina in un container](/file/articoli/th/articoli_323.jpg)
02 ottobre 2014 - ravenna - L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Ravenna, nell’ambito dei controlli eseguiti sui container in transito nel locale porto commerciale, hanno individuato e sequestrato un ingente carico di droga: circa 35 chilogrammi di cocaina.
La droga era nascosta in un container frigorifero proveniente da Capodistria (Slovenia) e destinato all’imbarco verso Gioia Tauro, poi il Kenya con un carico di prodotti alimentari. La collaborazione del personale della società T.C.R., in servizio presso il posto di manutenzione dei container in riparazione, ha consentito di individuare, occultati nello scomparto refrigerante del container, 34 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 35 chilogrammi. Il valore complessivo dello stupefacente al dettaglio è stimabile in 6 milioni di euro.
Sono in corso gli accertamenti utili alla identificazione dei responsabili e all’approfondimento su provenienza e destinatari della sostanza stupefacente. Sul posto sono intervenute anche le unità cinofile del Corpo per individuare l’eventuale presenza di ulteriore sostanza stupefacente nascosta.
I FATTI
In mattinata un autotrasportatore incaricato prende in consegna il container vuoto e lo porta all’azienda che deve riempirlo. A operazione terminata ritorna verso il porto perchè il container, questa volta carico, deve essere imbarcato su un’altra nave che provvederà a farlo arrivare prima a Gioia Tauro e da qui trasbordato per Mombasa, in Kenya.
Sulla strada del ritorno l’autotrasportatore si accorge che la temperatura del container freezer non è quella prevista dalla polizza di carico. Evidentemente c’è un problema al sistema di raffreddamento. Come da protocollo arriva la segnalazione all’azienda di autotrasporto e da qui la notifica al terminal container perché provveda ad una verifica tecnica, per evitare contestazioni con le parti interessate al carico di prodotti deperibili. L’allerta scatta immediatamente per Agenzia delle Dogane e Guardia di finanza, che arriva con i cani antidroga.
I tecnici del Tcr vanno subito a controllare la ventola del refrigeratore e, come aprono lo scomparto che la racchiude, ecco la prima sorpresa: ad aver bloccato il meccanismo refrigerante è stato un panetto che potrebbe benissimo contenere sostanze stupefacenti. L’ispezione è immediata anche perché il panetto trovato nella ventola contiene cocaina. Viene aperta l’intercapedine che divide il sistema refrigerante dall’interno del contenitore ed ecco la sorpresa finale: 34 panetti per un peso complessivo di 35 chili di cocaina purissima per un valore di svariati milioni di euro.
© copyright Porto Ravenna News
La droga era nascosta in un container frigorifero proveniente da Capodistria (Slovenia) e destinato all’imbarco verso Gioia Tauro, poi il Kenya con un carico di prodotti alimentari. La collaborazione del personale della società T.C.R., in servizio presso il posto di manutenzione dei container in riparazione, ha consentito di individuare, occultati nello scomparto refrigerante del container, 34 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 35 chilogrammi. Il valore complessivo dello stupefacente al dettaglio è stimabile in 6 milioni di euro.
Sono in corso gli accertamenti utili alla identificazione dei responsabili e all’approfondimento su provenienza e destinatari della sostanza stupefacente. Sul posto sono intervenute anche le unità cinofile del Corpo per individuare l’eventuale presenza di ulteriore sostanza stupefacente nascosta.
I FATTI
In mattinata un autotrasportatore incaricato prende in consegna il container vuoto e lo porta all’azienda che deve riempirlo. A operazione terminata ritorna verso il porto perchè il container, questa volta carico, deve essere imbarcato su un’altra nave che provvederà a farlo arrivare prima a Gioia Tauro e da qui trasbordato per Mombasa, in Kenya.
Sulla strada del ritorno l’autotrasportatore si accorge che la temperatura del container freezer non è quella prevista dalla polizza di carico. Evidentemente c’è un problema al sistema di raffreddamento. Come da protocollo arriva la segnalazione all’azienda di autotrasporto e da qui la notifica al terminal container perché provveda ad una verifica tecnica, per evitare contestazioni con le parti interessate al carico di prodotti deperibili. L’allerta scatta immediatamente per Agenzia delle Dogane e Guardia di finanza, che arriva con i cani antidroga.
I tecnici del Tcr vanno subito a controllare la ventola del refrigeratore e, come aprono lo scomparto che la racchiude, ecco la prima sorpresa: ad aver bloccato il meccanismo refrigerante è stato un panetto che potrebbe benissimo contenere sostanze stupefacenti. L’ispezione è immediata anche perché il panetto trovato nella ventola contiene cocaina. Viene aperta l’intercapedine che divide il sistema refrigerante dall’interno del contenitore ed ecco la sorpresa finale: 34 panetti per un peso complessivo di 35 chili di cocaina purissima per un valore di svariati milioni di euro.
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