Energia
ravenna
05 novembre 2014
Righini (OMC): “Il futuro dell'Oil & Gas è nel Mediterraneo”
L'edizione 2015 dell'Offshore Mediterranean Conference si terrà dal 25 al 27 marzo
05 novembre 2014 - ravenna - Renzo Righini è stato nominato nuovo presidente dell’Offshore Mediterranean Conference, uno dei principali eventi internazionali legati al mondo dell’estrazione di idrocarburi, che dal 1993 richiama a Ravenna le maggiori oil company internazionali e società di servizio.
L'edizione 2015 si terrà dal 25 al 27 marzo.
L'assemblea, composta da Assomineraria, Camera di commercio di Ravenna e ROCA (Associazione Operatori Offshore), ha approvato l'ultimo bilancio e ha rinnovato il consiglio di amministrazione, che risulta ora composto da Laura Antonelli, Gianfranco Magnani, Franco Nanni, Renzo Righini e Innocenzo Titone.
Nuovo presidente è stato eletto l'ing. Renzo Righini e vice presidente l'ing. Gianfranco Magnani.
Nel corso dell'assemblea, l'amministratore delegato di OMC, Innocenzo Titone, ha annunciato che la prossima edizione verterà sul tema dello scenario energetico nei prossimi 20 anni.
La sessione di apertura, presieduta dal Ceo di Eni, Claudio Descalzi, vedrà la partecipazione, già confermata, di ministri del petrolio e Ceo delle compagnie nazionali dei paesi produttori e di operatori internazionali.
A livello espositivo, si prevede già una crescita in termini di spazio occupato del 30%. In forte aumento qualitativo e quantitativo (+65%) anche le relazioni tecniche presentate.
Commentando l’andamento del settore Oil & Gas, Righini afferma che “diverse aziende hanno completato commesse importanti e ci sono nuovi lavori all’orizzonte. Si tratta di superare questo momento di stasi.
Il Mediterraneo darà presto soddisfazioni. Ora il prezzo del petrolio a 80 dollari e una certa sovraproduzione di gas non aiutano nuovi investimenti, ma le prospettive sono positive”.
“Il bacino compreso tra Egitto-Israele-Cipro sicuramente avrà sviluppi notevoli, aggiunge Righini.
Vi sono consistenti giacimenti di gas in alti fondali. Poi c’è la Croazia, che ha bandìto una gara internazionale per l’aggiudicazione di aree marine da esplorare”.
Per quanto riguarda la possibilità di estrarre idrocarburi in Italia, il neo presidente afferma “speriamo che quanto scritto nello Sblocca Italia possa portare a un ripensamento della legislazione nazionale e riavviare lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi di cui siamo ricchi.
Da questo punto di vista Ravenna è favorita anche rispetto agli altri territori interessati dalle estrazioni, perché esiste un protocollo messo a punto da Camera di commercio, Comune e Provincia e sottoscritto dalle associazioni di categoria dove si inquadra l’attività offshore nella stringente normativa comunitaria.
Appena la Regione sarà nuovamente operativa con i nuovi organi di governo, spero che questo documento diventi oggetto di confronto con il governo”.
© copyright Porto Ravenna News
L'edizione 2015 si terrà dal 25 al 27 marzo.
L'assemblea, composta da Assomineraria, Camera di commercio di Ravenna e ROCA (Associazione Operatori Offshore), ha approvato l'ultimo bilancio e ha rinnovato il consiglio di amministrazione, che risulta ora composto da Laura Antonelli, Gianfranco Magnani, Franco Nanni, Renzo Righini e Innocenzo Titone.
Nuovo presidente è stato eletto l'ing. Renzo Righini e vice presidente l'ing. Gianfranco Magnani.
Nel corso dell'assemblea, l'amministratore delegato di OMC, Innocenzo Titone, ha annunciato che la prossima edizione verterà sul tema dello scenario energetico nei prossimi 20 anni.
La sessione di apertura, presieduta dal Ceo di Eni, Claudio Descalzi, vedrà la partecipazione, già confermata, di ministri del petrolio e Ceo delle compagnie nazionali dei paesi produttori e di operatori internazionali.
A livello espositivo, si prevede già una crescita in termini di spazio occupato del 30%. In forte aumento qualitativo e quantitativo (+65%) anche le relazioni tecniche presentate.
Commentando l’andamento del settore Oil & Gas, Righini afferma che “diverse aziende hanno completato commesse importanti e ci sono nuovi lavori all’orizzonte. Si tratta di superare questo momento di stasi.
Il Mediterraneo darà presto soddisfazioni. Ora il prezzo del petrolio a 80 dollari e una certa sovraproduzione di gas non aiutano nuovi investimenti, ma le prospettive sono positive”.
“Il bacino compreso tra Egitto-Israele-Cipro sicuramente avrà sviluppi notevoli, aggiunge Righini.
Vi sono consistenti giacimenti di gas in alti fondali. Poi c’è la Croazia, che ha bandìto una gara internazionale per l’aggiudicazione di aree marine da esplorare”.
Per quanto riguarda la possibilità di estrarre idrocarburi in Italia, il neo presidente afferma “speriamo che quanto scritto nello Sblocca Italia possa portare a un ripensamento della legislazione nazionale e riavviare lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi di cui siamo ricchi.
Da questo punto di vista Ravenna è favorita anche rispetto agli altri territori interessati dalle estrazioni, perché esiste un protocollo messo a punto da Camera di commercio, Comune e Provincia e sottoscritto dalle associazioni di categoria dove si inquadra l’attività offshore nella stringente normativa comunitaria.
Appena la Regione sarà nuovamente operativa con i nuovi organi di governo, spero che questo documento diventi oggetto di confronto con il governo”.
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