Porti
ravenna
10 marzo 2015
Domani il voto su fondali e logistica
10 marzo 2015 - ravenna - Si riunisce domani pomeriggio il Comitato portuale con all’ordine del giorno l’approvazione del Piano operativo triennale. Il documento prevede l’escavo dei fondali fino 13,50 metri e la piattaforma logistica su un’area di 224 ettari.
E’ proprio su quest’ultimo aspetto (oltre che sulla modalità dell’esproprio) che si è consumata la rottura tra il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, e il presidente di Confindustria, Guido Ottolenghi. Quest’ultimo si è dimesso in polemica dal Comitato portuale circa un mese fa.
L’intervento prevede un investimento complessivo vicino ai 250 milioni di euro. Per quanto riguarda la logistica, Di Marco afferna che “realizzeremo la parte infrastrutturale con strade, piazzali, raccordi e ferrovie insieme a Rfi. Poi con gare pubbliche assegneremo gli spazi ai privati”.
La replica di Ottolenghi: “Non mi sembra che ci siano grandi aziende del settore o importanti spedizionieri che si siano fatti avanti per le aree in questione. Né mi risulta che sia mai stato fatto uno studio per capire se una simile struttura abbia degli attori interessati”.
Sul tavolo anche una proposta della Sapir, principale operatore portuale con capitale pubblico e privato. La società è disponibile a cedere gratuitamente i terreni dove depositare il materiale di escavo (evitando così l’esproprio), in cambio della possibilità di realizzare la logistica. Un’ipotesi all’attenzione dei legali che devono valutare se la proposta è compatibile con la legislazione inerente gli espropri ‘per pubblico interesse’.
© copyright Porto Ravenna News
E’ proprio su quest’ultimo aspetto (oltre che sulla modalità dell’esproprio) che si è consumata la rottura tra il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, e il presidente di Confindustria, Guido Ottolenghi. Quest’ultimo si è dimesso in polemica dal Comitato portuale circa un mese fa.
L’intervento prevede un investimento complessivo vicino ai 250 milioni di euro. Per quanto riguarda la logistica, Di Marco afferna che “realizzeremo la parte infrastrutturale con strade, piazzali, raccordi e ferrovie insieme a Rfi. Poi con gare pubbliche assegneremo gli spazi ai privati”.
La replica di Ottolenghi: “Non mi sembra che ci siano grandi aziende del settore o importanti spedizionieri che si siano fatti avanti per le aree in questione. Né mi risulta che sia mai stato fatto uno studio per capire se una simile struttura abbia degli attori interessati”.
Sul tavolo anche una proposta della Sapir, principale operatore portuale con capitale pubblico e privato. La società è disponibile a cedere gratuitamente i terreni dove depositare il materiale di escavo (evitando così l’esproprio), in cambio della possibilità di realizzare la logistica. Un’ipotesi all’attenzione dei legali che devono valutare se la proposta è compatibile con la legislazione inerente gli espropri ‘per pubblico interesse’.
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