sicurezza e cambiamento

Porti

roma 16 marzo 2015

Lupi insiste sulla rivoluzione nei porti

Via le Authority, le compagnie portuali e i servizi tecnico nautici

16 marzo 2015 - roma - Come si struttura il Piano nazionale della portualità e della logistica che il ministro Lupi dovrebbe ufficializzare nei prossimi dieci giorni?

Secondo indiscrezioni giornalistiche, Lupi punterebbe a due modelli di governance dei porti: quello regolatorio a bacini, che prevede una cabina di regia centrale al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con potere su concessioni, autorizzazioni, programmazione, selezione opere, indirizzo e vigilanza.

Le Autorità portuali diventano Autorità di bacino (non è specificato quanti dovrebbero essere) e gestirebbero l’ ufficio distaccato dell’Agenzia unica delle dogane, la promozione dei traffici, la quota del finanziamento pubblico destinata al porto. La gestione regolatoria centralizzata è in sostanza quello dell’Agenzia dei porti: scioglimento delle Authority esistenti, apertura al loro posto di uffici locali dell’Agenzia. A livello locale, rimarrebbero manutenzione ordinaria, proposta del Piano operativo triennale, realizzazione delle opere.


Per quanto riguarda le compagnie portuali, c’è un’opzione radicale che riprende le bozze iniziali del ddl Concorrenza con l’abrogazione entro dicembre delle Compagnie portuali. L’opzione soft, prevede l’assorbimento delle compagnie in un’Agenzia guidata da un direttivo composto da camalli, terminalisti, imprese portuali, secondo quanto già previsto dalla 84/94.

Per ormeggiatori, piloti e rimorchiatori si punta all’accentramento al Mit di regolazione tariffaria e dimensionamento organizzativo dei servizi tecnico-nautici (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori). Cessazione a dicembre 2015 degli affidamenti diretti, nuove gare per l’affidamento degli stessi.

Per i piloti, l’obbligatorietà del loro servizio dovrebbe essere commisurata alla frequenza con cui il comandante della nave frequenta un dato porto, previa introduzione per i comandanti di un patentino specifico. Per piloti e ormeggiatori è prevista l’abolizione del sistema corporativo.
Rimorchiatori: via ibera agli accorpamenti dei servizi tecnico nautici tra porti limitrofi e a una tariffa di prontezza operativa, ma è prevista anche la gara europea per l’affidamento del servizio in tutte le realtà portuali e la riduzione della durata della concessione.

Per i terminalisti si va verso il no alla proroga di concessioni esistenti se non sono state affidate tramite gare di evidenza pubblica. Nei bandi per la riassegnazione delle concessioni in scadenza, obbligo di corresponsione a carico del concessionario subentrante di un indennizzo corrispondente al valore commerciale o del costo di rimpiazzo dei beni.
Al terminalista cessante che abbia sviluppato attività andrebbe riconosciuto anche un avviamento commerciale. Inoltre, è proposta la non imponibilità Ici/Imu e quindi Iuc sulle aree demaniali.
Previste inoltre semplificazioni burocratiche per le pratiche doganali e per il dragaggio dei fondali.



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