Oltre 370 navi al terminale Adriatic Lng

27 marzo 2015 - ravenna - Di fronte alle innumerevoli sfide e opportunità che il sistema energetico mondiale si trova ad affrontare, diventa fondamentale discutere e condividere le conoscenze tecnico-scientifiche e le esperienze maturate tra i vari operatori del settore, soprattutto in materia di sicurezza e di sostenibilità.

 Anche di questo si parla alla 12° edizione dell’Offshore Mediterranean Conference a Ravenna, dove Adriatic LNG partecipa e sarà sponsor dell’evento di chiusura, il Best Papers Award Luncheon, nel corso del quale verranno premiate le migliori relazioni tecniche e i migliori stand espositivi.

Prima struttura offshore al mondo in cemento armato per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL), il terminale Adriatic LNG (ExxonMobil 71%, Qatar Petroleum 22%, Edison 7%) è entrato in esercizio nella seconda metà del 2009, ottenendo risultati straordinari sia in termini di affidabilità che di operatività.

Oltre 370 navi metaniere in poco più di 5 anni di operatività sono arrivate al terminale, permettendo all’Italia di aumentare e diversificare le fonti di approvvigionamento energetiche, ricevendo il gas naturale liquefatto da ben 5 Paesi: principalmente Qatar, ma anche Egitto, Trinidad e Tobago, Guinea Equatoriale e Norvegia.

Più di 30 miliardi di metri cubi di gas sono stati inviati nella rete nazionale di gasdotti, offrendo al sistema energetico italiano un contributo importante soprattutto in contesti di crisi internazionali.

Tra i vari fornitori e collaboratori esterni che concorrono a garantire il successo delle attività operative del rigassificatore, un ruolo importante è rappresentato dagli ormeggiatori di Chioggia, Ravenna e Venezia che nel 2008 hanno creato, per la prima volta in Italia, una “Associazione Temporanea di Imprese” al fine di mettere a disposizione la propria esperienza e professionalità per ormeggiare le grandi navi metaniere al terminale.

“Siamo un’azienda solida che guarda con fiducia al futuro” - spiega Alfredo Balena di Adriatic LNG – “Ponendo sempre la sicurezza al primo posto, puntiamo al consolidamento della nostra importanza strategica a livello nazionale ed europeo, continuando a garantire l’integrità e l’affidabilità dei nostri impianti nel massimo rispetto per l’ambiente. Dalla capacità di coniugare eccellenza operativa e sostenibilità ambientale nasce il nostro impegno di fornire servizi innovativi e affidabili, che possano rispondere alle sfide del mercato e contribuire ad aumentare la competitività e la sicurezza del sistema italiano del gas”.

Per garantire un approccio sistematico e strutturato alla gestione dei rischi relativi a sicurezza, salute e ambiente, Adriatic LNG ha adottato un sistema di gestione denominato SHEMS (Safety, Security, Health and Environmental Management System), che consente di gestire efficacemente i rischi individuali e operativi per tutelare dipendenti, appaltatori, fornitori, clienti, comunità locale ambiente e asset aziendali.

Un impegno di responsabilità verso il personale e le comunità locali, confermato dalla scelta e dall’impiego di competenze, professionalità, attrezzature e tecnologie di altissimo livello.



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