Armatori, Cantieri
roma
10 aprile 2015
L'Ancanap: "L'air gun non è un reato"
10 aprile 2015 - roma - Presa di posizione del presidente dell'Ancanap (l'associazione dei cantieri navali privati), Stefano Silvestroni, contro la norma che considera reato l'impiego della tecnica 'air gun' per l'attività scientifica e di esplorazione
Il 4 marzo 2015 è stato licenziato dal Senato il Disegno di Legge n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente.
Durante la discussione l’aula, mediante emendamento, ha deliberato l’introduzione nel Codice Penale di un nuovo reato:
“Art. 452 quaterdecies - Chiunque, per le attività di ricerca e di ispezioni dei fondali marini finalizzate alla coltivazione di idrocarburi, utilizza la tecnica dell’air gun o altre tecniche esplosive è punito con la reclusione da uno a tre anni.”
In previsione del suo prossimo esame alla Camera dei Deputati, A.N.CA.NA.P. nel merito richiede con forza la soppressione dal DDL n. 1345 di questo Art. 452 quaterdecies, poiché la sua introduzione nel nostro Ordinamento Giuridico determinerebbe immediatamente i seguenti effetti pregiudizievoli:
- ingenti danni per l’Erario e la Bolletta Energica Nazionale, e rischi di chiusure e forti ridimensionamenti tra le migliaia di imprese italiane e le decine migliaia di lavoratori che operano nello sfruttamento dei giacimenti offshore e nei servizi e forniture collaterali a quest’importante attività dell’Italia.
- cessazione della ricerca di nuovi giacimenti nazionali sottomarini di idrocarburi.
- ulteriore crollo di domanda di nuove navi per i Cantieri Navali Italiani.
A.N.CA.NA.P. richiede inoltre con forza, anche per motivi di diritto, la soppressione dell’Art. 452 quaterdecies, stante la genericità del richiamo contenuto alle “altre tecniche esplosive”, in totale spregio a quei principi di tassatività e determinatezza che contraddistinguono gli Stati di diritto.
Solo il rispetto di tale principio da parte del Legislatore può consentire di delineare con immediatezza e oggettività, quale sia l’atto riconducibile ad una fattispecie penale, al fine di evitarlo.
© copyright Porto Ravenna News
Il 4 marzo 2015 è stato licenziato dal Senato il Disegno di Legge n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente.
Durante la discussione l’aula, mediante emendamento, ha deliberato l’introduzione nel Codice Penale di un nuovo reato:
“Art. 452 quaterdecies - Chiunque, per le attività di ricerca e di ispezioni dei fondali marini finalizzate alla coltivazione di idrocarburi, utilizza la tecnica dell’air gun o altre tecniche esplosive è punito con la reclusione da uno a tre anni.”
In previsione del suo prossimo esame alla Camera dei Deputati, A.N.CA.NA.P. nel merito richiede con forza la soppressione dal DDL n. 1345 di questo Art. 452 quaterdecies, poiché la sua introduzione nel nostro Ordinamento Giuridico determinerebbe immediatamente i seguenti effetti pregiudizievoli:
- ingenti danni per l’Erario e la Bolletta Energica Nazionale, e rischi di chiusure e forti ridimensionamenti tra le migliaia di imprese italiane e le decine migliaia di lavoratori che operano nello sfruttamento dei giacimenti offshore e nei servizi e forniture collaterali a quest’importante attività dell’Italia.
- cessazione della ricerca di nuovi giacimenti nazionali sottomarini di idrocarburi.
- ulteriore crollo di domanda di nuove navi per i Cantieri Navali Italiani.
A.N.CA.NA.P. richiede inoltre con forza, anche per motivi di diritto, la soppressione dell’Art. 452 quaterdecies, stante la genericità del richiamo contenuto alle “altre tecniche esplosive”, in totale spregio a quei principi di tassatività e determinatezza che contraddistinguono gli Stati di diritto.
Solo il rispetto di tale principio da parte del Legislatore può consentire di delineare con immediatezza e oggettività, quale sia l’atto riconducibile ad una fattispecie penale, al fine di evitarlo.
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