Armatori, Cantieri
ravenna
19 maggio 2015
Parte il recupero del mercantile affondato
La Gokbel è a 2,2 miglia dal porto
19 maggio 2015 - ravenna - Entrano oggi nel vivo i lavori di recupero del relitto del mercantile Gokbel, affondato a 2,2 miglia dal porto di Ravenna. Sarà il pontone Italia (lungo 72 metri, largo 30, con una gru capace di sollevare mille tonnellate e con sedici membri di equipaggio) a far rigalleggiare lo scafo.
Il cantiere in mare è allestito. Con il pontone Italia della Neri, ci sono il pontone Dario, la Secomar e la Marine Consulting.
In mare, a 2,2 miglia dalla costa, sono terminate le operazioni di ancoraggio del pontone. Oggi, o molto più probabilmente domani, inizieranno le manovre di recupero vere e proprie.
Il relitto è a una cinquantina di metri dal pontone, con lo scafo rosso che emerge, capovolto. Sarà proprio in questa posizione, che la gru dell’Italia lo porterà fuori dall’acqua. Terminata questa prima operazione, entreranno in attività i saldatori per chiudere con un rettangolo d’acciaio di 25 metri quadrati la falla apertasi in seguito alla collisione. Terza fase: la Gokbel verrà fatta ruotare su se stessa, per galleggiare normalmente. A questo punto sarà pronta per essere trainata nel cantiere prescelto per la demolizione.
Il lavoro non sarà assegnato ad un’azienda italiana. La nave finirà in Turchia o in Montenegro.
© copyright Porto Ravenna News
Il cantiere in mare è allestito. Con il pontone Italia della Neri, ci sono il pontone Dario, la Secomar e la Marine Consulting.
In mare, a 2,2 miglia dalla costa, sono terminate le operazioni di ancoraggio del pontone. Oggi, o molto più probabilmente domani, inizieranno le manovre di recupero vere e proprie.
Il relitto è a una cinquantina di metri dal pontone, con lo scafo rosso che emerge, capovolto. Sarà proprio in questa posizione, che la gru dell’Italia lo porterà fuori dall’acqua. Terminata questa prima operazione, entreranno in attività i saldatori per chiudere con un rettangolo d’acciaio di 25 metri quadrati la falla apertasi in seguito alla collisione. Terza fase: la Gokbel verrà fatta ruotare su se stessa, per galleggiare normalmente. A questo punto sarà pronta per essere trainata nel cantiere prescelto per la demolizione.
Il lavoro non sarà assegnato ad un’azienda italiana. La nave finirà in Turchia o in Montenegro.
© copyright Porto Ravenna News