Porti
roma
07 luglio 2015
Ravenna-Ancona, l'accorpamento salta?
![Ravenna-Ancona, l'accorpamento salta?](/file/articoli/th/articoli_541.jpg)
07 luglio 2015 - roma - Dal Piano della logistica messo a punto dal ministero dei Trasporti è stata tolta la pagina che elenca la nuova geografia delle Autorità portuali. E questo perchè si sta cercando una soluzione per uno degli accorpamenti che maggiormente sta facendo discutere: Ravenna-Ancona.
Il progetto di Delrio è molto contestato soprattutto dalle Marche, mentre Ravenna ha detto di 'no' attraverso il vice sindaco Mingozzi. Le prossime ore si annunciano decisive.
AIntanto oggio, alla 1^ Commissione della Camera dei Deputati, vanno in votazione alcuni emendamenti al DDL Madia, che ha per oggetto “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (Atto Camera n. 3098), Disegno di Legge già approvato dal Senato della Repubblica il 30.04.2015.
La cosa che preoccupa, che è stata segnalata e che è già stata oggetto di attenzione da parte dei Sindacati e di alcune Associazioni di Categoria, è che fra gli emendamenti in votazione, tutti proposti dal Relatore, il deputato Ernesto Carbone (PD), uno ha come bersaglio la Riforma del Sistema portuale.
In particolare, questa volta il tentativo di incidere sul sistema dei porti italiani passa attraverso uno degli emendamenti, l’emendamento R7.1001, che interessa l’Art. 7 del DDL e che si configura come una vera e propria “delega in bianco” al Governo nei confronti della governance dei porti italiani.
Dubbi sorgono per le modalità di presentazione degli emendamenti: sono stati presentati il venerdì verso le 17 pomeridiane, a Camere chiuse e proprio in scadenza dei termini; particolare questo che fa pensare ad un vero e proprio blitz nei confronti della portualità.
Poi, lascia perplesso anche l’argomento dell’emendamento incriminato: la governance dei Porti, ossia le Autorità Portuali e la loro funzione istituzionale. Argomento questo, che ultimamente ha sollevato non poche proteste e malumori, soprattutto per come veniva trattato, in modo poco condiviso e confuso, stabilendo e ritirando in pochi giorni proposte sulla istituzioni di 8, 16, 14 poi ancora 8 e via così Sedi di Autorità Portuali, senza collegare questi numeri a riflessioni organiche e condivise, fino all’approvazione, avvenuta venerdì scorso, da parte del Consiglio dei Ministri, del Piano nazionale della Portualità, che prevede questa volta 13 Autorità Portuali, con Ravenna abbinata ad Ancona, lasciando tuttavia aperte non poche questioni che andrebbero affrontate collegialmente con gli attori coinvolti dal provvedimento, anche sentita la Conferenza Stato-Regioni.
© copyright Porto Ravenna News
Il progetto di Delrio è molto contestato soprattutto dalle Marche, mentre Ravenna ha detto di 'no' attraverso il vice sindaco Mingozzi. Le prossime ore si annunciano decisive.
AIntanto oggio, alla 1^ Commissione della Camera dei Deputati, vanno in votazione alcuni emendamenti al DDL Madia, che ha per oggetto “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (Atto Camera n. 3098), Disegno di Legge già approvato dal Senato della Repubblica il 30.04.2015.
La cosa che preoccupa, che è stata segnalata e che è già stata oggetto di attenzione da parte dei Sindacati e di alcune Associazioni di Categoria, è che fra gli emendamenti in votazione, tutti proposti dal Relatore, il deputato Ernesto Carbone (PD), uno ha come bersaglio la Riforma del Sistema portuale.
In particolare, questa volta il tentativo di incidere sul sistema dei porti italiani passa attraverso uno degli emendamenti, l’emendamento R7.1001, che interessa l’Art. 7 del DDL e che si configura come una vera e propria “delega in bianco” al Governo nei confronti della governance dei porti italiani.
Dubbi sorgono per le modalità di presentazione degli emendamenti: sono stati presentati il venerdì verso le 17 pomeridiane, a Camere chiuse e proprio in scadenza dei termini; particolare questo che fa pensare ad un vero e proprio blitz nei confronti della portualità.
Poi, lascia perplesso anche l’argomento dell’emendamento incriminato: la governance dei Porti, ossia le Autorità Portuali e la loro funzione istituzionale. Argomento questo, che ultimamente ha sollevato non poche proteste e malumori, soprattutto per come veniva trattato, in modo poco condiviso e confuso, stabilendo e ritirando in pochi giorni proposte sulla istituzioni di 8, 16, 14 poi ancora 8 e via così Sedi di Autorità Portuali, senza collegare questi numeri a riflessioni organiche e condivise, fino all’approvazione, avvenuta venerdì scorso, da parte del Consiglio dei Ministri, del Piano nazionale della Portualità, che prevede questa volta 13 Autorità Portuali, con Ravenna abbinata ad Ancona, lasciando tuttavia aperte non poche questioni che andrebbero affrontate collegialmente con gli attori coinvolti dal provvedimento, anche sentita la Conferenza Stato-Regioni.
![](/images/favicon.png)
© copyright Porto Ravenna News
Altro da:
Porti
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
Sciopero per il rinnovo del contratto nazionale. Presidio con volantinaggio e corteo
Il 4 e 5 luglio astensione completa dal lavoro per i dipendenti delle imprese ex ...
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
Propeller Club Ravenna, il premio Master of Shipping al giornalista Lorenzo Tazzari
Scomparso prematuramente, aveva molti amici nel cluster portuale
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)