Energia
ravenna
27 settembre 2015
Il ricordo della tragedia del Paguro
![Il ricordo della tragedia del Paguro](/file/articoli/th/articoli_582.jpg)
27 settembre 2015 - ravenna - Si è svolta oggi la manifestazione celebrativa del 50° della tragedia della piattaforma Paguro avvenuta il 28 settembre 1965.
L’Associazione Paguro "ringrazia tutti i partecipanti, le guide del Paguro, la Capitaneria di Porto di Ravenna, Fabrizio Matteucci (Sindaco di Ravenna), Enrico Liverani (Ass.Comune Ravenna), Nicola Salmaso (Resp. Distretto ENI), Mons. Alberto Graziani, Renzo Ciappini che ha messo a disposizione il mezzo navale".
Erano presenti Bruna Fornari e Paola Peri, figlia e moglie di Pietro Peri, parmense, una delle tre vittime dell'esplosione della piattaforma. Nell'occasione persero la vita anche Arturo Biagini di Siena e Bernardo Gervasoni di Roncobello di Bergamo.
Tra i presenti Bruno Mazzotti, uno dei tecnici presenti sul Paguro la notte dell'esplosione, che si salvò buttandosi in mare, e Antonio Rivalta, esperto di perforazioni, a casa perché di turno.
Grande commozione fra i presenti, i familiari della vittima ed i reduci prima dell’imbarco.
Alle ore 10,30 il mezzo navale ha lasciato gli ormeggi del porticciolo per recarsi presso la diga nord del porto, dove Mons. Alberto Graziani ha officiato una preghiera e benedetto la corona dall’alloro che nelle prossime settimane i sub dell’associazione collocheranno presso il relitto della piattaforma. L’Associazione ha donato ai familiari, ai reduci e dalle autorità l’originale della Domenica del Corriere del 10 ottobre 1965 con il famoso disegno di Walter Molino dell’evento e una medaglia commemorativa del 50°.
Il Paguro da quel lontano 1965 iniziò la propria metamorfosi e su quelle strutture martoriate da quel tragico evento è pian piano esplosa una nuova vita che affascina migliaia di subacquei che si immergono ogni anno.
Dal lontano 1996 ad oggi sono state realizzate sul relitto del Paguro oltre 63.000 immersioni grazie alle decine di volontari accompagnatori subacquei dell’Associazione che volontariamente e gratuitamente accompagnano i sub. Realizzate anche decine di concorsi foto-video subacquei, libri fotografici, libri scientifici, tre tesi di laurea, vari progetti di ripopolamento ittico di specie autoctone ed il primo ed unico progetto in Italia di costruzione di reef artificiale riutilizzando le parti sommerse di sei piattaforme ENI dismesse e demolite nel 1999/2000.
Nella foto tratta dal profilo facebook di Giovanni Fucci: Antonio Rivalta, Giovanni Fucci e Bruno Mazzotti
© copyright Porto Ravenna News
L’Associazione Paguro "ringrazia tutti i partecipanti, le guide del Paguro, la Capitaneria di Porto di Ravenna, Fabrizio Matteucci (Sindaco di Ravenna), Enrico Liverani (Ass.Comune Ravenna), Nicola Salmaso (Resp. Distretto ENI), Mons. Alberto Graziani, Renzo Ciappini che ha messo a disposizione il mezzo navale".
Erano presenti Bruna Fornari e Paola Peri, figlia e moglie di Pietro Peri, parmense, una delle tre vittime dell'esplosione della piattaforma. Nell'occasione persero la vita anche Arturo Biagini di Siena e Bernardo Gervasoni di Roncobello di Bergamo.
Tra i presenti Bruno Mazzotti, uno dei tecnici presenti sul Paguro la notte dell'esplosione, che si salvò buttandosi in mare, e Antonio Rivalta, esperto di perforazioni, a casa perché di turno.
Grande commozione fra i presenti, i familiari della vittima ed i reduci prima dell’imbarco.
Alle ore 10,30 il mezzo navale ha lasciato gli ormeggi del porticciolo per recarsi presso la diga nord del porto, dove Mons. Alberto Graziani ha officiato una preghiera e benedetto la corona dall’alloro che nelle prossime settimane i sub dell’associazione collocheranno presso il relitto della piattaforma. L’Associazione ha donato ai familiari, ai reduci e dalle autorità l’originale della Domenica del Corriere del 10 ottobre 1965 con il famoso disegno di Walter Molino dell’evento e una medaglia commemorativa del 50°.
Il Paguro da quel lontano 1965 iniziò la propria metamorfosi e su quelle strutture martoriate da quel tragico evento è pian piano esplosa una nuova vita che affascina migliaia di subacquei che si immergono ogni anno.
Dal lontano 1996 ad oggi sono state realizzate sul relitto del Paguro oltre 63.000 immersioni grazie alle decine di volontari accompagnatori subacquei dell’Associazione che volontariamente e gratuitamente accompagnano i sub. Realizzate anche decine di concorsi foto-video subacquei, libri fotografici, libri scientifici, tre tesi di laurea, vari progetti di ripopolamento ittico di specie autoctone ed il primo ed unico progetto in Italia di costruzione di reef artificiale riutilizzando le parti sommerse di sei piattaforme ENI dismesse e demolite nel 1999/2000.
Nella foto tratta dal profilo facebook di Giovanni Fucci: Antonio Rivalta, Giovanni Fucci e Bruno Mazzotti
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