Porti
ravenna
30 ottobre 2015
Draga al lavoro, finirà a dicembre
![Draga al lavoro, finirà a dicembre](/file/articoli/th/articoli_617.jpg)
30 ottobre 2015 - ravenna - “Ringrazio Sindaco e Vicesindaco per aver ricordato l’avvio dei lavori per la rimozione del dosso formatosi all’ingresso del Porto di Ravenna, per i quali questa Autorità - scrive il presidente Galliano Di Marco - a cui spetta l’esclusiva competenza su tali interventi, ha operato, con le proprie risorse, sia umane che economiche, in modo serrato e sollecito negli ultimi mesi, nel rigoroso rispetto delle procedure di legge, per addivenire in tempi rapidi all’affidamento del contratto di appalto.
Dopo la consegna, nell’area interessata dall’intervento di escavo, sono stati eseguiti i nuovi rilievi batimetrici e la bonifica per gli ordigni bellici ed in data 28/10/2015 la Capitaneria di Porto ha emesso l’Ordinanza per poter procedere con i lavori di dragaggio. L’ultimazione dei lavori è prevista, contrattualmente, entro fine dicembre prossimo, salvo avverse condizioni meteo.
Come noto, e più volte ribadito in Comitato Portuale, la Conferenza dei Servizi ha autorizzato, sulla base dei rilievi e delle analisi disponibili a marzo 2015, il dragaggio di 160.000 m3.
L’Autorità Portuale di Ravenna ha però previsto in contratto – proprio con l’intento di portarsi avanti rispetto ai possibili futuri insabbiamenti - la possibilità di dragare fino a circa 220.000m3.
Naturalmente, per fare ciò, sarà necessaria, sempre ai sensi della Legge 84/94, una seconda Conferenza dei Servizi, che il Presidente dell’Autorità Portuale convocherà per la seconda settimana di novembre, nella quale gli Enti competenti (Capitaneria di Porto, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna e ARPA) dovranno autorizzare gli ulteriori 60.000m3.
Desidero sottolineare, infine, che l’Autorità Portuale di Ravenna, nel 2014 e, per la prima volta nella sua storia, ha fatto caratterizzare le due aree demaniali in alto mare iniziando una procedura di immersione a mare che è stata emulata da varie Autorità Portuali, per il suo carattere di “eccezionalità”.
Condivido comunque – anche se tengo a precisare, solo per restituire oggettività ai fatti, che non ho avuto occasione di incontrare il Sindaco dalla data dell’ultimo Comitato Portuale – la preoccupazione delle Istituzioni locali di approntare apposite procedure più rapide per far fronte a tali eventi, e a tal proposito auspico che, anche grazie all’autorevolezza dello stesso Sindaco di Ravenna, possano essere rappresentate tali istanze al Governo e al Parlamento, che lavorano in queste settimane al nuovo testo della legge in materia di appalti pubblici”.
© copyright Porto Ravenna News
Dopo la consegna, nell’area interessata dall’intervento di escavo, sono stati eseguiti i nuovi rilievi batimetrici e la bonifica per gli ordigni bellici ed in data 28/10/2015 la Capitaneria di Porto ha emesso l’Ordinanza per poter procedere con i lavori di dragaggio. L’ultimazione dei lavori è prevista, contrattualmente, entro fine dicembre prossimo, salvo avverse condizioni meteo.
Come noto, e più volte ribadito in Comitato Portuale, la Conferenza dei Servizi ha autorizzato, sulla base dei rilievi e delle analisi disponibili a marzo 2015, il dragaggio di 160.000 m3.
L’Autorità Portuale di Ravenna ha però previsto in contratto – proprio con l’intento di portarsi avanti rispetto ai possibili futuri insabbiamenti - la possibilità di dragare fino a circa 220.000m3.
Naturalmente, per fare ciò, sarà necessaria, sempre ai sensi della Legge 84/94, una seconda Conferenza dei Servizi, che il Presidente dell’Autorità Portuale convocherà per la seconda settimana di novembre, nella quale gli Enti competenti (Capitaneria di Porto, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna e ARPA) dovranno autorizzare gli ulteriori 60.000m3.
Desidero sottolineare, infine, che l’Autorità Portuale di Ravenna, nel 2014 e, per la prima volta nella sua storia, ha fatto caratterizzare le due aree demaniali in alto mare iniziando una procedura di immersione a mare che è stata emulata da varie Autorità Portuali, per il suo carattere di “eccezionalità”.
Condivido comunque – anche se tengo a precisare, solo per restituire oggettività ai fatti, che non ho avuto occasione di incontrare il Sindaco dalla data dell’ultimo Comitato Portuale – la preoccupazione delle Istituzioni locali di approntare apposite procedure più rapide per far fronte a tali eventi, e a tal proposito auspico che, anche grazie all’autorevolezza dello stesso Sindaco di Ravenna, possano essere rappresentate tali istanze al Governo e al Parlamento, che lavorano in queste settimane al nuovo testo della legge in materia di appalti pubblici”.
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