Porti
roma
24 agosto 2016
Lettera di Delrio a sostegno del porto offshore di Venezia
![Lettera di Delrio a sostegno del porto offshore di Venezia](/file/articoli/th/articoli_777.jpg)
24 agosto 2016 - roma - Come riferisce l’edizione odierna della Tribuna di Treviso, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ha scritto al Cipe chiedendo l’approvazione del progetto preliminare Voops (Venice offshore onshore port system) e la progettazione definitiva. Per il presidente dell’Autorità portuale veneziana, Paolo Costa, con questa decisione del governo il porto offshore di Venezia fa un importante passo avanti “e ci consente di andare avanti con la ricerca di investimenti privati”.
Il costo preventivato è di 2 miliardi, metà dei quali coperti dallo Stato e metà – almeno così si vocifera – da armatori cinesi. L’obiettivo del porto destinato a nascere al largo di Chioggia è quello di attirare le grandi navi portacontainer e di trasferire in mare aperto il terminal petrolifero.
A proposito dello scalo offshore, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, a fine luglio aveva commentato all'Ansa: "Noi dobbiamo fare l'offshore, perché possiamo intercettare dei grandi flussi di economia globale: le grandi navi transoceaniche. I cinesi ci hanno detto che soltanto qui fuori a Venezia possono fare un'operazione del genere e che sarebbero disposti a co-finanziarla".
"Tutto questo – aggiunse - lo facciamo non nell'interesse di Venezia, ma di tutto l'alto Adriatico. Possiamo riuscire a intercettare tre-quattro milioni di Teu che attualmente vanno a Rotterdam e ai porti tedeschi: questa è la competizione, non fra di noi. E dobbiamo fare questo progetto insieme: insieme a Trieste, a Capodistria, ovviamente a Chioggia, a Ravenna, a Monfalcone".
© copyright Porto Ravenna News
Il costo preventivato è di 2 miliardi, metà dei quali coperti dallo Stato e metà – almeno così si vocifera – da armatori cinesi. L’obiettivo del porto destinato a nascere al largo di Chioggia è quello di attirare le grandi navi portacontainer e di trasferire in mare aperto il terminal petrolifero.
A proposito dello scalo offshore, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, a fine luglio aveva commentato all'Ansa: "Noi dobbiamo fare l'offshore, perché possiamo intercettare dei grandi flussi di economia globale: le grandi navi transoceaniche. I cinesi ci hanno detto che soltanto qui fuori a Venezia possono fare un'operazione del genere e che sarebbero disposti a co-finanziarla".
"Tutto questo – aggiunse - lo facciamo non nell'interesse di Venezia, ma di tutto l'alto Adriatico. Possiamo riuscire a intercettare tre-quattro milioni di Teu che attualmente vanno a Rotterdam e ai porti tedeschi: questa è la competizione, non fra di noi. E dobbiamo fare questo progetto insieme: insieme a Trieste, a Capodistria, ovviamente a Chioggia, a Ravenna, a Monfalcone".
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