Porti
ravenna
01 novembre 2016
Il comparto agroalimentare traina i traffici
![Il comparto agroalimentare traina i traffici](/file/articoli/th/articoli_819.jpg)
01 novembre 2016 - ravenna - La movimentazione dei primi nove mesi dell’anno è stata pari a 19.305.913 tonnellate di merce, il 5,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 16.478.311 tonnellate, 938.709 tonnellate in più rispetto allo scorso anno (+6,0%), mentre gli imbarchi ammontano a 2.827.602 tonnellate (+4,0%).
In particolare la movimentazione di settembre è stata pari a 1.810.150 tonnellate, il 16,5% in meno rispetto a settembre 2015.
In crescita il numero delle navi, 2.250 attracchi contro i 2.104 dello scorso anno (+6,9%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 5,3% (634 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 3,2%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento del 3,4%, e quelle su rotabili del 22,0%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda, già da diversi mesi, il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 3.166.403 tonnellate, con 492 mila tonnellate in più (+18,4%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (quasi 300.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Ucraina, delle farine, soprattutto di semi soia e girasole, (100 mila tonnellate in più) proveniente soprattutto da Brasile e Argentina.
In aumento i materiali da costruzione, con 3.509.534 tonnellate movimentate (+2,1%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 2,94 a 3,06 milioni di tonnellate con un incremento del 4,13%.
Consistente la crescita dei concimi, con 1.157.945 tonnellate movimentate e 112 mila tonnellate in più (+10,7%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto e Kuwait.
Per i prodotti metallurgici, pari a 4.658.525 tonnellate, si è registrato un calo dello 0,7%. Il calo dei metallurgici riflette l’andamento nazionale che nei primi sette mesi del 2016 ha visto un calo delle importazioni dell’1,2% (dati Federacciai).
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento soprattutto i prodotti chimici (+7,2%) e le derrate alimentari (+5,4%).
Per i container il risultato è stato di 176.129 TEUs, 5.216 in meno rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (-2,9%); in aumento del 3,5% i container pieni, in calo invece, del 18,6%, i vuoti.
Nel mese si sono registrati 20.066 TEUs, 1.371 in più rispetto a settembre 2015 (+7,3%)
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 58.438 unità (+16,5%), mentre nel mese sono stati movimentati 7.322 pezzi, 730 in più rispetto ad settembre 2015. In particolare nei nove mesi del 2016 si sono registrati 2.568 pezzi per Bari e 7.943 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 38.472 trailer per Catania e 7.856 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Grecia (un milione di tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Montenegro, Emirati Arabi, Francia (322 mila tonnellate).
© copyright Porto Ravenna News
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 16.478.311 tonnellate, 938.709 tonnellate in più rispetto allo scorso anno (+6,0%), mentre gli imbarchi ammontano a 2.827.602 tonnellate (+4,0%).
In particolare la movimentazione di settembre è stata pari a 1.810.150 tonnellate, il 16,5% in meno rispetto a settembre 2015.
In crescita il numero delle navi, 2.250 attracchi contro i 2.104 dello scorso anno (+6,9%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 5,3% (634 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 3,2%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento del 3,4%, e quelle su rotabili del 22,0%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda, già da diversi mesi, il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 3.166.403 tonnellate, con 492 mila tonnellate in più (+18,4%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (quasi 300.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Ucraina, delle farine, soprattutto di semi soia e girasole, (100 mila tonnellate in più) proveniente soprattutto da Brasile e Argentina.
In aumento i materiali da costruzione, con 3.509.534 tonnellate movimentate (+2,1%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 2,94 a 3,06 milioni di tonnellate con un incremento del 4,13%.
Consistente la crescita dei concimi, con 1.157.945 tonnellate movimentate e 112 mila tonnellate in più (+10,7%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto e Kuwait.
Per i prodotti metallurgici, pari a 4.658.525 tonnellate, si è registrato un calo dello 0,7%. Il calo dei metallurgici riflette l’andamento nazionale che nei primi sette mesi del 2016 ha visto un calo delle importazioni dell’1,2% (dati Federacciai).
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento soprattutto i prodotti chimici (+7,2%) e le derrate alimentari (+5,4%).
Per i container il risultato è stato di 176.129 TEUs, 5.216 in meno rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (-2,9%); in aumento del 3,5% i container pieni, in calo invece, del 18,6%, i vuoti.
Nel mese si sono registrati 20.066 TEUs, 1.371 in più rispetto a settembre 2015 (+7,3%)
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 58.438 unità (+16,5%), mentre nel mese sono stati movimentati 7.322 pezzi, 730 in più rispetto ad settembre 2015. In particolare nei nove mesi del 2016 si sono registrati 2.568 pezzi per Bari e 7.943 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 38.472 trailer per Catania e 7.856 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Grecia (un milione di tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Montenegro, Emirati Arabi, Francia (322 mila tonnellate).
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