sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 28 aprile 2017

Bloccate due navi non in regola e denunciati i comandanti

28 aprile 2017 - ravenna - Al termine dei primi tre mesi del 2017, la Guardia Costiera di Ravenna fa un primo bilancio sull’attività operativa in materia di controlli alle navi circa il rispetto delle regole per la sicurezza delle pertinenti normative.

Gli Ispettori in forza al Nucleo di Port State Control della Guardia Costiera di Ravenna hanno ispezionato più di 150 navi italiane e 52 straniere. Di queste, due sono state destinatarie di provvedimento di fermo amministrativo in porto per le accertate carenze in materia di sicurezza della navigazione ed i rispettivi comandanti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’elevato numero di navi ispezionate, a fronte dell’esiguo numero di provvedimenti amministrativi emessi, dimostra che gli standard medi di sicurezza ed affidabilità delle navi scalanti nel nostro porto sono in constante crescita e la continua attività di monitoraggio rappresenta una garanzia sul sicuro svolgimento delle operazioni.

La Guardia Costiera di Ravenna intensificherà l’attività proprio al fine di assicurare un’azione continuativa di prevenzione anche e soprattutto in imminenza della stagione turistico- balneare quando più intenso sarà l’afflusso di turisti su spiagge e località costiere della nostra regione a tutela della salubrità ambientale e dell’ecosistema marino.

Quotidianamente ed anche nel nostro porto, vengono sottoposte ad approfonditi controlli unità navali abilitate alla navigazione internazionale ed al trasporto di merci e prodotti vari (anche merci pericolose) proprio per accertarne la “compliance” agli standard e condizioni di efficienza e sicurezza, con un occhio attento a garantire la tutela delle acque marine da potenziali inquinamenti da idrocarburi e sostanze chimiche e - non meno importante - anche il controllo delle emissione dei fumi dai motori di queste. Da ultimo, ma quale fattore strategico principale, si accertano le condizione di vita e di lavoro degli equipaggi che a bordo vivono ed operano.
La attività dei militari, cosiddetta di “Port State Control”, è sicuramente espletata in forma preventiva e gli accertamenti possono comportare, in caso di evidenti irregolarità, anche misure e provvedimenti di restrizione alla navigazione che vanno dalla sospensione della partenza sino al divieto di approdo nei porti nazionali e comunitari - proprio al fine di consentire l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza - potendo arrivare sino alla interdizione temporanea o definitiva della navigazione internazionale.





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