Armatori, Cantieri
ravenna
17 maggio 2022
Capitaneria di porto, tre navi fermate in una sola settimana
Nel primo quadrimestre 61 mercantili controllate, 11 sono state trovate state trovate non rispondenti ai requisiti internazionali
17 maggio 2022 - ravenna - Nell'ultima settimana la Capitaneria di porto ha fermato 3 navi non rispondenti ai requisiti internazionali per la salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza dei lavoratori marittimi e dell’ambiente marino.
Una di queste, la Atacama Queen, è stata fermata perchè non conforme al dettato normativo comunitario sul riciclaggio navale motivo per il quale i militari hanno anche elevato una sanzione amministrativa di 10mila euro. Il regolamento del 2020 sul ‘riciclaggio navale’ prevede l’obbligo per l’armatore di mantenere aggiornato l’inventario dei materiali pericolosi a bordo della nave durante l’intera vita operativa del mezzo.
Questo per fare in modo che quando la nave verrà avviata alla demolizione si conoscano i rischi ai quali si va incontro a proposito di situazioni pericolosi.
L'armatore della Atacama Queen ha pagato la sanzione ed è stato accertato che sono stati rimossi i motivi che avevano portato allo stop. Anche gli altri due mercantili, sanati i motivi dello stop, sono ripartiti.
Da gennaio ad aprile, i militari della Guardia Costiera di Ravenna, hanno ispezionato 61 navi. Undici di queste sono state trovate non rispondenti ai requisiti internazionali per la salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza dei lavoratori marittimi e dell’ambiente marino.
Proprio nei giorni scorsi, una conferenza inserita nel progetto European Maritime Day organizzata dal Comune di Ravenna a palazzo Rasponi, aveva dato modo agli uomini della guardia costiera di enfatizzare l’importanza della recente normativa sullo smaltimento delle navi e di far comprendere a tutti i presenti quanto il rispetto della stessa, sia un fondamentale ausilio per la sicurezza dei lavoratori addetti alla demolizione nonché una significativa tutela per lo stesso ambiente marino e terrestre.
L’operato dei militari della Capitaneria di Porto di Ravenna è finalizzato a perseguire l’obiettivo di avere in porto solo navi sicure che possano garantire alti standard qualitativi al fine di migliorare la qualità e l’efficienza del lavoro di tutto il cluster marittimo del porto.
L’attività di controllo sopra descritta proseguirà per tutto l’arco dell’anno al fine di assicurare un’azione continuativa di “vigilanza mirata”, soprattutto nei confronti di quelle unità navali battenti Bandiere di comodo, che navigano in condizioni di sicurezza “sub standard” che potrebbero rivelarsi critiche per la salvaguardia della vita umana degli equipaggi e per la tutela dell’ambiente marino.
Nel video: il cimitero delle navi russe, ormai il simbolo delle navi abbandonate
© copyright Porto Ravenna News
Una di queste, la Atacama Queen, è stata fermata perchè non conforme al dettato normativo comunitario sul riciclaggio navale motivo per il quale i militari hanno anche elevato una sanzione amministrativa di 10mila euro. Il regolamento del 2020 sul ‘riciclaggio navale’ prevede l’obbligo per l’armatore di mantenere aggiornato l’inventario dei materiali pericolosi a bordo della nave durante l’intera vita operativa del mezzo.
Questo per fare in modo che quando la nave verrà avviata alla demolizione si conoscano i rischi ai quali si va incontro a proposito di situazioni pericolosi.
L'armatore della Atacama Queen ha pagato la sanzione ed è stato accertato che sono stati rimossi i motivi che avevano portato allo stop. Anche gli altri due mercantili, sanati i motivi dello stop, sono ripartiti.
Da gennaio ad aprile, i militari della Guardia Costiera di Ravenna, hanno ispezionato 61 navi. Undici di queste sono state trovate non rispondenti ai requisiti internazionali per la salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza dei lavoratori marittimi e dell’ambiente marino.
Proprio nei giorni scorsi, una conferenza inserita nel progetto European Maritime Day organizzata dal Comune di Ravenna a palazzo Rasponi, aveva dato modo agli uomini della guardia costiera di enfatizzare l’importanza della recente normativa sullo smaltimento delle navi e di far comprendere a tutti i presenti quanto il rispetto della stessa, sia un fondamentale ausilio per la sicurezza dei lavoratori addetti alla demolizione nonché una significativa tutela per lo stesso ambiente marino e terrestre.
L’operato dei militari della Capitaneria di Porto di Ravenna è finalizzato a perseguire l’obiettivo di avere in porto solo navi sicure che possano garantire alti standard qualitativi al fine di migliorare la qualità e l’efficienza del lavoro di tutto il cluster marittimo del porto.
L’attività di controllo sopra descritta proseguirà per tutto l’arco dell’anno al fine di assicurare un’azione continuativa di “vigilanza mirata”, soprattutto nei confronti di quelle unità navali battenti Bandiere di comodo, che navigano in condizioni di sicurezza “sub standard” che potrebbero rivelarsi critiche per la salvaguardia della vita umana degli equipaggi e per la tutela dell’ambiente marino.
Nel video: il cimitero delle navi russe, ormai il simbolo delle navi abbandonate
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