Trasporti, Logistica
roma
23 settembre 2020
Da Agorà la strategia per la crescita della logistica
Nicolini: "Dobbiamo superare un gap di 70 miliardi"
![Da Agorà la strategia per la crescita della logistica](/file/articoli/th/articoli_1998.jpg)
23 settembre 2020 - roma - "I problemi logistici dell'Italia non sono semplicemente e perfettamente sovrapponibili a quelli infrastrutturali; il gap logistico del Paese - ricordo per inciso, 70 miliardi di euro l'anno - non dipende solo dal gap infrastrutturale. E questo 'altro' per noi ha tre nomi: semplificazioni, politiche industriali per il settore, riduzione del cuneo fiscale". Lo ha detto il presidente di Confetra, Guido Nicolini nell'intervento di apertura della Assemblea annuale - Agorà 2020 - della Confederazione dei trasporti e della logistica, in svolgimento questa mattina in versione digital. "Al Paese non basterà fare uno sforzo immane per tornare ai livelli pre-Covid, perchè essi erano già livelli di crisi e sostanziale stagnazione. Il Paese deve sfruttare tale drammatica fase storica per riprogettarsi integralmente" ha affermato Nicolini.
"Gli oltre 200 miliardi del Recovery Plan Nazionale dovranno servire a ripensare i fondamentali economici, produttivi, sociali, la struttura amministrativa, quella fiscale e di finanza pubblica del Paese".
"La richiesta delle imprese all'esecutivo - ha spiegato - è "una nuova stagione di politica economica che consideri la logistica, nella sua accezione più ampia e trasversale, come il pilastro intorno cui costruire il rilancio del Paese": ciò significa "infrastrutture materiali e digitali, imprese strutturate innovative e competitive, semplificazioni procedurali su controlli di merci e vettori, politiche fiscali premianti, ed una visione ambiziosa del ruolo dell'Italia nel commercio internazionale e nella geoeconomia degli scambi".
Il gap logistico del Paese, ha sottolineato, vale 70 miliardi di euro l'anno, ma non dipende solo dal gap infrastrutturale; servono semplificazioni, politiche industriali per il Settore, riduzione del cuneo fiscale. Nicolini ha lamentato che gli oneri burocratici ed i ritardi digitali sulla logistica pesano per circa 30 di quei 70 miliardi complessivi. Per questo serve superare le "lungaggini amministrative" che si sono riscontrate durante l'emergenza.
"Ora - ha dichiarato il presidente di Confetra - è il momento di ridurre in maniera significativa il 'cuneo fiscale lato imprese', altrimenti non ne verremo fuori. E questa richiesta vorremmo avanzarla di intesa con le tutte le altre principali confederazioni datoriali e di intesa anche con il sindacato". "Le nostre aziende vanno aiutate a crescere ed a consolidarsi. Chiediamo più coraggio e più visione strategica perchè gli interessi del settore logistico coincidono con gli interessi economici nazionali".
TUTTE LE PROPOSTE DEL MONDO LOGISTICO
© copyright Porto Ravenna News
"Gli oltre 200 miliardi del Recovery Plan Nazionale dovranno servire a ripensare i fondamentali economici, produttivi, sociali, la struttura amministrativa, quella fiscale e di finanza pubblica del Paese".
"La richiesta delle imprese all'esecutivo - ha spiegato - è "una nuova stagione di politica economica che consideri la logistica, nella sua accezione più ampia e trasversale, come il pilastro intorno cui costruire il rilancio del Paese": ciò significa "infrastrutture materiali e digitali, imprese strutturate innovative e competitive, semplificazioni procedurali su controlli di merci e vettori, politiche fiscali premianti, ed una visione ambiziosa del ruolo dell'Italia nel commercio internazionale e nella geoeconomia degli scambi".
Il gap logistico del Paese, ha sottolineato, vale 70 miliardi di euro l'anno, ma non dipende solo dal gap infrastrutturale; servono semplificazioni, politiche industriali per il Settore, riduzione del cuneo fiscale. Nicolini ha lamentato che gli oneri burocratici ed i ritardi digitali sulla logistica pesano per circa 30 di quei 70 miliardi complessivi. Per questo serve superare le "lungaggini amministrative" che si sono riscontrate durante l'emergenza.
"Ora - ha dichiarato il presidente di Confetra - è il momento di ridurre in maniera significativa il 'cuneo fiscale lato imprese', altrimenti non ne verremo fuori. E questa richiesta vorremmo avanzarla di intesa con le tutte le altre principali confederazioni datoriali e di intesa anche con il sindacato". "Le nostre aziende vanno aiutate a crescere ed a consolidarsi. Chiediamo più coraggio e più visione strategica perchè gli interessi del settore logistico coincidono con gli interessi economici nazionali".
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