sicurezza e cambiamento

Trasporti, Logistica

trieste 09 gennaio 2021

Piattaforma logistica: arriva un nuovo partner europeo

HHLA, operatore terminalistico del porto di Amburgo, diventa azionista di riferimento. Trieste, snodo per l’integrazione delle reti logistiche e portuali tra porti del Nord e Sud Europa

09 gennaio 2021 - trieste - Un partner europeo, e precisamente tedesco, investirà nella Piattaforma Logistica di Trieste: si tratta di HHLA, (Hamburger Hafen und Logistik AG) operatore terminalistico del porto di Amburgo che ha siglato un accordo con i soci ICOP e Francesco Parisi per entrare nel capitale di PLT.

Si delinea così la creazione di un gruppo leader in Europa, in grado di sviluppare a Trieste un terminal a servizio del sistema mare-ferro dei paesi dell’Europa centro orientale, con l’obiettivo strategico di integrare le reti logistiche e portuali del nord e sud Europa. Alla fine dell’anno, infatti, l’operatore tedesco sottoscriverà un aumento di capitale esclusivo, diventando il primo azionista di PLT. La firma coincide con la fine dei lavori di costruzione della piattaforma logistica, che rappresenta una delle più grandi opere marittime costruite in Italia negli ultimi 10 anni. 

HHLA ha sede ad Amburgo, primo porto ferroviario d’Europa, principale porto della Germania, situato sul fiume Elba, e terzo porto europeo, dopo Rotterdam e Anversa. La società tedesca è quotata in Borsa, e ha nella città di Amburgo con il 68,4%, il socio di maggioranza assoluta, mentre il 31,6% è flottante. Con 6.300 dipendenti, movimenta 7,5 milioni TEU di container ed esprime un fatturato di 1,350 €/mil. Attualmente ha in corso investimenti in quattro terminal del porto di Amburgo, un terminal a Odessa in Ucraina e uno a Tallinn in Estonia.

Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, pur sottolineando che l’Authority giuliana non è parte attiva dell’accordo, ma Ente che avrà il compito di verificare tutti gli step autorizzativi e attuativi che ne seguiranno, rileva il valore epocale dell’operazione: “Questo è il traguardo atteso da decenni in cui nord e sud Europa fanno sintesi dal punto di vista portuale e strategico, in un’alleanza che unisce Italia e Germania” . “ Evidentemente – rimarca D’Agostino – Trieste, primo porto d’Italia per volumi totali e traffico ferroviario, ha nel destino le sue radici storiche, con questo investimento sulla piattaforma logistica, ritrova appieno il bacino naturale di sbocco Centro-Nord europeo che già in passato ha fatto grande il porto franco“.

L’accordo sottoscritto con HHLA potrà garantire alla nuova area portuale la presenza di un investitore capace di garantire l’apporto finanziario necessario allo sviluppo dell’infrastruttura e in grado di convogliare a Trieste le grandi opportunità di scambio esistenti tra Europa e Far East.

A questo proposito, conclude D’Agostino, “la più compiuta attuazione della Via della Seta non si esaurisce nella Belt And Road Initiative di impronta cinese. Mancava finora una visione forte da parte europea, capace di integrare e bilanciare punto di vista e interessi provenienti dall’Asia. Questo è il contributo strategico che viene oggi da Trieste, porto dall’animo internazionale come dimostrano i numerosi capitali stranieri già presenti, tra cui Turchia, Svizzera, Danimarca, Ungheria, solo per citarne i principali”.

Con un investimento di oltre 150 milioni di euro, reso possibile dall’apporto finanziario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per 99 milioni di euro, il progetto della Piattaforma Logistica è nato per rispondere al trend di crescita del traffico merci dello scalo giuliano. Sviluppato dalla società PLT, costituita dalla casa di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni ICOP e dall’interporto di Bologna, il progetto si sviluppa su 12 ettari, in un’area collocata a sud del porto, e recupera all’utilizzo portuale e logistico un’ampia superficie, parte della quale ricavata da aree precedentemente occupate dal mare.

L’acquisto successivo dell’adiacente terminal dello Scalo Legnami, ha permesso di raddoppiare la superficie originaria del progetto iniziato nel febbraio 2016, realizzando un terminal che ha così raggiunto un’estensione di 24 ettari, dotato di un doppio attracco e raccordo ferroviario e una concessione di durata trentennale.

L’integrazione della Piattaforma Logistica con le aree circostanti è stata ulteriormente rafforzata con la recente firma dell’Accordo di Programma del Ministero dello Sviluppo Economico, per l’attuazione del progetto di riconversione industriale e sviluppo produttivo nell’area della ferriera di Servola. L’accordo mira a rilanciare il comprensorio industriale dove sorgeva l’altoforno, spento nei mesi scorsi, dopo 123 anni di attività. L’obiettivo è far nascere al posto della ferriera un polo logistico sostenibile a servizio del porto e dell’economia del territorio. In base all’accordo, gli anni previsti per la riconversione sono 5, con una suddivisione in 3 fasi distinte, e un valore di 98 milioni.

In un’ottica di sviluppo portuale, va rilevato che sull’ex area a caldo si svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola, che potrà accogliere treni completi da 750 metri, e uno snodo autostradale diretto sulla Grande viabilità. Vale a dire che saranno poste le basi per il successivo avvio dei lavori del Molo VIII, previsto dal Piano regolatore portuale approvato nel 2016. Si tratta di un ulteriore investimento di oltre 400 milioni di euro, che rappresenterà uno degli sbocchi di lavoro più importanti per il territorio della Regione FVG, dando lavoro a circa 500 addetti.


© copyright Porto Ravenna News
CONDIVIDI

Altro da:
Trasporti, Logistica

ravenna / Mingozzi (Pri): «Zone Logistiche, bene il decreto ma Ravenna ancora aspetta»

«Viene da pensare che le modalità di istituzione pubblicate valgano per le ZLS già ...

Mingozzi (Pri): «Zone Logistiche, bene il decreto ma Ravenna ancora aspetta»

«Viene da pensare che le modalità di istituzione pubblicate valgano per le ZLS già ...

ravenna / Fusignani e Mingozzi (Pri): «ZLS, un piccolo passo, ma in ogni caso siamo ultimi e senza zona logistica»

«L'inserimento all'interno del DL Pnrr della Zona che concerne l'Emilia-Romagna comunicata ...

Fusignani e Mingozzi (Pri): «ZLS, un piccolo passo, ma in ogni caso siamo ultimi e senza zona logistica»

«L'inserimento all'interno del DL Pnrr della Zona che concerne l'Emilia-Romagna comunicata ...

bologna / L'assessore Corsini: «Non c’è nulla nel Dl Pnrr. La nostra Zls è ancora ferma al palo»

«Nonostante il presidente della Regione Bonaccini abbia chiesto più volte, con lettere ...

L'assessore Corsini: «Non c’è nulla nel Dl Pnrr. La nostra Zls è ancora ferma al palo»

«Nonostante il presidente della Regione Bonaccini abbia chiesto più volte, con lettere ...

Interviste ed Eventi

interviste / Cozza (Cisl): «Dal porto di Ravenna 1 miliardo annuo allo Stato Ma alla carenza di organico della Dogana non pensano»

Cozza (Cisl): «Dal porto di Ravenna 1 miliardo annuo allo Stato Ma alla carenza di organico della Dogana non pensano»

interviste / Cirilli (Petrokan) Secomar e Ambiente Mare nell'orbita Itelyum

Cirilli (Petrokan) Secomar e Ambiente Mare nell'orbita Itelyum

interviste / Rossi (AdSP) “Gli investitori attratti dalla strategicità del nostro porto. Acceleriamo sull’escavo”

Rossi (AdSP) “Gli investitori attratti dalla strategicità del nostro porto. Acceleriamo sull’escavo”

interviste / Export con il nuovo Terminal Container un ruolo di primo piano

Export con il nuovo Terminal Container un ruolo di primo piano

interviste / La coesione del cluster portuale supererà ogni difficoltà

La coesione del cluster portuale supererà ogni difficoltà

AcmarIntercontinentaldonelliCompagnia Portuale RavennaTCR ItalmetConfartigianato RavennaTramacoCorship spadragaggiCNA partiOlympiaNadepRomagna AcqueviamarGrimaldiBperArco LavoriCassa di Risparmio di RavennaLe Navi RavennaExportcoopConfcommercio RavennaSecomarServizi tecnico-nauticiColumbia TranspostCSRSpedizionieri internazionali RavennaMartini VittorioAngopiSersCasadei GhinassiAgmarFioreMacportSagemT&CSfacsFedepilotiCiclatConsar Ravenna