Trasporti, Logistica
ravenna
07 maggio 2014
Una base per l’idrovolante in porto
Se ne parlerà al Propeller il 22 maggio. Collegamenti con Bologna, Venezia e la Croazia
![Una base per l’idrovolante in porto](/file/articoli/th/articoli_215.jpg)
07 maggio 2014 - ravenna - Il Propeller presieduto dall’avv. Simone Bassi, ha promosso una serata ‘speciale’ dedicata al Trasporto aereo idrovolante. In Italia e nel Mediterraneo. L'incontro si terrà come sempre alle 19,30 presso il ristorante La Pescheria.
“Gli operatori portuali ravennati - spiega Bassi - avranno senz’altro ben presente il grande magazzino prospiciente il Canale Candiano sul quale campeggia una stella bianca ed una scritta in latino “Salvat ubi lucet”.
Questo motto, che significa “la salvezza è dove splende” in riferimento alla stella che lo sovrasta, ci porta indietro nel tempo, esattamente alla Grande Guerra e alla base della squadriglia italiana idrovolanti di Porto Corsini e successivamente alla Naval Air Station, la prima ed unica unità della Marina americana operativa in Italia. Questo ricordo lega Ravenna ed il suo Porto all’impiego di mezzi di trasporto aereo idrovolanti.
Questa modalità, se attualizzata e, soprattutto, se vista nell'ottica anche di sviluppo infrastrutturale a basso costo e basso impatto e se integrato in modalità di trasporto regionale con aerei capienti (come ad esempio i turboelica italiani ATR72) ha grandi possibilità di sviluppo in Italia, e uno dei siti più interessanti come potenziale è appunto Ravenna”.
Ospite dell’incontro sarà il pilota Mauro Calvano, da trent’anni in aviazione. È stato comandante per diverse compagnie sui voli intercontinentali, ha poi fatto l'università a Londra, dove viveva, lavorato a New York per l'ONU, gestito compagnie aeree in Svezia, in Medio Oriente ed Africa. Tornato in Italia nel 2005 per un progetto governativo di rilancio del trasporto aereo idrovolante, ha fondato Navigando Air SpA, della quale era socio ed amministratore delegato, con la quale ha certificato la prima compagnia aerea idrovolanti in Italia contribuendo alla stesura del framework normativo (D.M. 01/02/2006) per le prime operazioni commerciali idro dal dopoguerra. Ha promosso il progetto in ambito europeo, presentandolo in diverse occasioni a Bruxelles e ad ottobre 2012 direttamente al Parlamento Europeo.
È stato Project Manager per ENAC del progetto Europeo IPA "Adriseaplanes", concluso con successo l'anno scorso. Negli ultimi anni si è concentrato su tematiche di trasporto aereo Regionali, e lavorato come consulente in vari paesi concentrandosi negli ultimi due anni sui Balcani.
“L’idrovolante - spiega Calvano - a Ravenna potrebbe essere collocato in ambito portuale. Il suo utilizzo, in base ai nostri studi, è vario. Potrebbe funzionare come navetta da e per l’aeroporto di Bologna, in quanto si tratta di un idrovolante anfibio, quindi anche con le ruote. Oppure collegare Ravenna a Venezia e Ravenna con Pola. Pensiamo alle opportunità per i croceristi o per chi ha la barca in Croazia che in poco tempo potrebbe attraversare l’Adriatico per iniziare le vacanze”.
© copyright Porto Ravenna News
“Gli operatori portuali ravennati - spiega Bassi - avranno senz’altro ben presente il grande magazzino prospiciente il Canale Candiano sul quale campeggia una stella bianca ed una scritta in latino “Salvat ubi lucet”.
Questo motto, che significa “la salvezza è dove splende” in riferimento alla stella che lo sovrasta, ci porta indietro nel tempo, esattamente alla Grande Guerra e alla base della squadriglia italiana idrovolanti di Porto Corsini e successivamente alla Naval Air Station, la prima ed unica unità della Marina americana operativa in Italia. Questo ricordo lega Ravenna ed il suo Porto all’impiego di mezzi di trasporto aereo idrovolanti.
Questa modalità, se attualizzata e, soprattutto, se vista nell'ottica anche di sviluppo infrastrutturale a basso costo e basso impatto e se integrato in modalità di trasporto regionale con aerei capienti (come ad esempio i turboelica italiani ATR72) ha grandi possibilità di sviluppo in Italia, e uno dei siti più interessanti come potenziale è appunto Ravenna”.
Ospite dell’incontro sarà il pilota Mauro Calvano, da trent’anni in aviazione. È stato comandante per diverse compagnie sui voli intercontinentali, ha poi fatto l'università a Londra, dove viveva, lavorato a New York per l'ONU, gestito compagnie aeree in Svezia, in Medio Oriente ed Africa. Tornato in Italia nel 2005 per un progetto governativo di rilancio del trasporto aereo idrovolante, ha fondato Navigando Air SpA, della quale era socio ed amministratore delegato, con la quale ha certificato la prima compagnia aerea idrovolanti in Italia contribuendo alla stesura del framework normativo (D.M. 01/02/2006) per le prime operazioni commerciali idro dal dopoguerra. Ha promosso il progetto in ambito europeo, presentandolo in diverse occasioni a Bruxelles e ad ottobre 2012 direttamente al Parlamento Europeo.
È stato Project Manager per ENAC del progetto Europeo IPA "Adriseaplanes", concluso con successo l'anno scorso. Negli ultimi anni si è concentrato su tematiche di trasporto aereo Regionali, e lavorato come consulente in vari paesi concentrandosi negli ultimi due anni sui Balcani.
“L’idrovolante - spiega Calvano - a Ravenna potrebbe essere collocato in ambito portuale. Il suo utilizzo, in base ai nostri studi, è vario. Potrebbe funzionare come navetta da e per l’aeroporto di Bologna, in quanto si tratta di un idrovolante anfibio, quindi anche con le ruote. Oppure collegare Ravenna a Venezia e Ravenna con Pola. Pensiamo alle opportunità per i croceristi o per chi ha la barca in Croazia che in poco tempo potrebbe attraversare l’Adriatico per iniziare le vacanze”.
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