Gli ingegneri della logistica

09 maggio 2014 - ravenna - Promosso da PortRavennaprogress, Comune e Campus universitario si è svolto il confronto fra gli studenti universitari iscritti ai corsi di ingegneria edi- le e alla laurea magistrale in sistemi edilizi urbani con gli operatori portuali e i docenti della facoltà ravennate.

Nell’introduzione il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha detto che “i progetti strategici per lo sviluppo dello scalo raven- nate offrono nuove opportunità di lavoro nel campo della logistica, nella costruzione di nuove banchine, nell’approfondimento dei fondali, nella gestione del terminal e nell’organizzazione dei servizi e delle infrastrutture di collegamento. 

Cresce il numero dei tirocini sottoscritti dalle imprese portuali e gli inserimenti lavorativi di nuovi tecnici attingono spesso dal bacino dei nuovi laureati in ingegneria a Ravenna. Su 3700 studenti universitari iscritti nelle sedi ravennati, ingegneria ne conta circa 600; dei 550 laureati, ogni anno 80 so- no i diplomi conseguiti in ingegneria”.

Sono intervenuti Roberto Rubboli, Leonello Sciacca, Gaia Marani, Maurizio Lenzi e i docenti Guido Gottardi, Luca Cipriani e Ernesto Antonini. Cipriani ha sottolineato l’importanza dell’incontro per presentare le competenze universitarie alle imprese del porto “e avviare un rapporto diretto e strutturale con il mondo del lavoro, in un ambito che riveste grande importanza per il nostro territorio e offre opportunità professionali anche fuori da Ravenna”. Per Rubboli “le imprese portuali hanno bisogno di professionalità che possa- no portare nuove idee e innovazione.

Oggi registriamo un allentamento ideologico tra chi ritiene che il porto sia il volano di sviluppo del nostro territorio e chi ritiene che sia un ambito al quale so- no connesse molte problematiche e quindi vada frenato.

Per questo è importante l’innesto di idee e energie nuove, che portino anche competenze tecniche in grado di sfatare alcuni luoghi comuni che non sempre valorizzano il porto come essenziale elemento di sviluppo della città e non solo, considerando anche l’importante indotto connesso al nostro sistema portuale/logistico”.

Gaia Marani ha illustrato il ruolo dell’Autorità Portuale, Sciacca ha parlato della sua esperienza professionale in Sapir e sottolineato come la sua azienda ha avuto sempre un rapporto molto stretto e proficuo con l’università, essendo aperta alla ricerca e innovazione.
Lenzi ha raccontato la sua esperienza in Acmar, sottolineando che la sua azienda vanto un rapporto mol- to forte con il dipartimento di ingegneria edile di Ravenna.

Si è quindi sviluppato il dibattito: l’Associazione PortRavennaprogress si è detta disponibile a fare da tramite per favorire l’incrocio tra domanda e offerta – studenti/tirocinanti e imprese associate.


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