Trasporti, Logistica
venezia
11 luglio 2014
Interporto, via libera al concordato
Avviata una complessa operazione di riconversione
![Interporto, via libera al concordato](/file/articoli/th/articoli_270.jpg)
11 luglio 2014 - venezia - L’Interporto di Venezia, uno dei più importanti terminal portuali di Marghera, è stato ammesso alla procedura di concordato preventivo. il provvedimento del tribunale lagunare segue di qualche giorno quello che già aveva ammesso alla stessa procedura anche il centro intermodale adriatico, che del terminal è il gestore da circa 20 anni.
Non vi saranno conseguenze sulla operatività della infrastruttura che – dopo la “prenotazione” della procedura sin dall’ autunno 2013 – è addirittura tornata al pareggio operativo sotto la guida del nuovo amministratore delegato, il bresciano Roberto Reboni. Le società, infatti – assistite dallo studio La Scala come advisor legale e dallo studio Arcuri come advisor finanziario – hanno presentato un piano in continuità che prevede la prosecuzione dell’attività e la cessione delle aziende in esercizio. peraltro, grazie al conferimento di importanti partecipazioni immobiliari da parte della famiglia de vecchi (azionista di riferimento del gruppo interporto-cia) – il piano ipotizza il pagamento di tutti i creditori al 100%.
L’avv. La scala – commentando il provvedimento di ammissione e segnalando la grande cura con il quale il tribunale e il commissario giudiziale nominato in ambedue le procedure (il commercialista veneziano danilo capone) hanno lavorato su una procedura molto complessa e di notevoli dimensioni (si parla complessivamente di quasi 200 milioni di euro di passività) – ha ribadito che il piano non prevede alcun esubero: “i lavoratori di cia sono un grande patrimonio per l’azienda e per il porto di marghera. In questi mesi di crisi hanno mostrato un grande senso di responsabilità e la società sta riuscendo a venire fuori dalle secche senza nemmeno un’ora di cassa integrazione. Il successo dell’operazione è dovuto all’incontro tra un imprenditore responsabile, advisor capaci di studiare un’operazione molto articolata, manager motivati, un tribunale e un commissario giudiziale di raro spessore”.
© copyright Porto Ravenna News
Non vi saranno conseguenze sulla operatività della infrastruttura che – dopo la “prenotazione” della procedura sin dall’ autunno 2013 – è addirittura tornata al pareggio operativo sotto la guida del nuovo amministratore delegato, il bresciano Roberto Reboni. Le società, infatti – assistite dallo studio La Scala come advisor legale e dallo studio Arcuri come advisor finanziario – hanno presentato un piano in continuità che prevede la prosecuzione dell’attività e la cessione delle aziende in esercizio. peraltro, grazie al conferimento di importanti partecipazioni immobiliari da parte della famiglia de vecchi (azionista di riferimento del gruppo interporto-cia) – il piano ipotizza il pagamento di tutti i creditori al 100%.
L’avv. La scala – commentando il provvedimento di ammissione e segnalando la grande cura con il quale il tribunale e il commissario giudiziale nominato in ambedue le procedure (il commercialista veneziano danilo capone) hanno lavorato su una procedura molto complessa e di notevoli dimensioni (si parla complessivamente di quasi 200 milioni di euro di passività) – ha ribadito che il piano non prevede alcun esubero: “i lavoratori di cia sono un grande patrimonio per l’azienda e per il porto di marghera. In questi mesi di crisi hanno mostrato un grande senso di responsabilità e la società sta riuscendo a venire fuori dalle secche senza nemmeno un’ora di cassa integrazione. Il successo dell’operazione è dovuto all’incontro tra un imprenditore responsabile, advisor capaci di studiare un’operazione molto articolata, manager motivati, un tribunale e un commissario giudiziale di raro spessore”.
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