Trasporti, Logistica
bruxelles
23 novembre 2013
Stanziati 30 miliardi per i corridoi europei
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23 novembre 2013 - bruxelles - Il Parlamento europeo ha dato il via libera al nuovo meccanismo 'Collegare l'Europa', che nei prossimi sette anni (2014-2020) prevede lo stanziamento di quasi 30 miliardi di euro per la costruzione di nuove infrastrutture nei settori dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni.
La plenaria di Strasburgo ha approvato oggi a larghissima maggioranza (583 voti favorevoli, 91 contrari e 17 astensioni) un accordo raggiunto con il Consiglio Ue che mira ad accelerare il finanziamento d'infrastrutture strategiche per l'Europa.
La maggior parte dei fondi, pari a 23,2 miliardi di euro, andra' al settore dei trasporti, mentre 5,1 miliardi saranno destinati all'energia e un miliardo alle telecomunicazioni. Il voto dell'Europarlamento conferma la presenza di quattro corridoi nella rete trans-europea dei trasporti (Ten-T) che riguardano direttamente l'Italia: il 'Mediterraneo', l'Helsinki-La Valletta, il Genova-Rotterdam e il Baltico-Adriatico.
Il corridoio ferroviario 'Mediterraneo' colleghera' trasversalmente l'’Europa dal Portogallo all'Ucraina e comprende la linea ad alta velocita' Torino-Lione e l'attraversamento della Pianura Padana fino a Trieste, per poi proseguire verso Est.
Attraverso Trieste, arrivando da Klagenfurt via Tarvisio, passera' anche il nuovo corridoio 'Baltico-Adriatico' che, partendo dall'Europa Nord-orientale, raggiungera' Venezia e Ravenna.
Il corridoio Helsinki-La Valletta a Napoli si biforchera': da un lato verso Taranto e Bari, dall'altro raggiungera' Palermo da dove proseguira' via mare fino a Malta. Non e' invece stato incluso nel corridoio il porto di Civitavecchia, una decisione che il presidente degli europarlamentari del Pd David Sassoli ha definito ''inaccettabile'', chiedendo al commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, di ''riesaminare la questione''.
Il meccanismo 'Collegare l'Europa' ''migliorera' la mobilita' dei cittadini, dei beni e dei servizi in tutta l'Ue, risolvendo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature nelle reti'', ha commentato uno dei relatori, l'eurodeputato francese Dominique Riquet. Il nuovo meccanismo deve ancora ricevere il via libera formale del Consiglio Ue e prendera' il via a partire dal primo gennaio 2014. In seguito, spettera' alla Commissione europea approvare i cofinanziamenti sulla base dei singoli progetti d'infrastrutture presentati dalle autorita' nazionali.
© copyright Porto Ravenna News
La plenaria di Strasburgo ha approvato oggi a larghissima maggioranza (583 voti favorevoli, 91 contrari e 17 astensioni) un accordo raggiunto con il Consiglio Ue che mira ad accelerare il finanziamento d'infrastrutture strategiche per l'Europa.
La maggior parte dei fondi, pari a 23,2 miliardi di euro, andra' al settore dei trasporti, mentre 5,1 miliardi saranno destinati all'energia e un miliardo alle telecomunicazioni. Il voto dell'Europarlamento conferma la presenza di quattro corridoi nella rete trans-europea dei trasporti (Ten-T) che riguardano direttamente l'Italia: il 'Mediterraneo', l'Helsinki-La Valletta, il Genova-Rotterdam e il Baltico-Adriatico.
Il corridoio ferroviario 'Mediterraneo' colleghera' trasversalmente l'’Europa dal Portogallo all'Ucraina e comprende la linea ad alta velocita' Torino-Lione e l'attraversamento della Pianura Padana fino a Trieste, per poi proseguire verso Est.
Attraverso Trieste, arrivando da Klagenfurt via Tarvisio, passera' anche il nuovo corridoio 'Baltico-Adriatico' che, partendo dall'Europa Nord-orientale, raggiungera' Venezia e Ravenna.
Il corridoio Helsinki-La Valletta a Napoli si biforchera': da un lato verso Taranto e Bari, dall'altro raggiungera' Palermo da dove proseguira' via mare fino a Malta. Non e' invece stato incluso nel corridoio il porto di Civitavecchia, una decisione che il presidente degli europarlamentari del Pd David Sassoli ha definito ''inaccettabile'', chiedendo al commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, di ''riesaminare la questione''.
Il meccanismo 'Collegare l'Europa' ''migliorera' la mobilita' dei cittadini, dei beni e dei servizi in tutta l'Ue, risolvendo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature nelle reti'', ha commentato uno dei relatori, l'eurodeputato francese Dominique Riquet. Il nuovo meccanismo deve ancora ricevere il via libera formale del Consiglio Ue e prendera' il via a partire dal primo gennaio 2014. In seguito, spettera' alla Commissione europea approvare i cofinanziamenti sulla base dei singoli progetti d'infrastrutture presentati dalle autorita' nazionali.
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