Trasporti, Logistica
roma
08 dicembre 2013
Revocato il fermo dell'autotrasporto
Preoccupazione per eventuali proteste che potrebbero essere organizzate da sedicenti autotrasportatori
![Revocato il fermo dell'autotrasporto](/file/articoli/th/articoli_71.jpg)
08 dicembre 2013 - roma - Il Coordinamento unitario dell’Autotrasporto UNATRAS "ha preso positivamente atto delle risposte ricevute dal Ministro Lupi, in particolare sul ripristino delle agevolazioni sulle accise e sulla riduzione del costo del lavoro INAIL.
Dopo aver esaminato il protocollo d’intesa che impegna il Ministero su tutte le altre criticità rappresentate nella piattaforma rivendicativa della protesta, hanno revocato il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto previsto per il 9 dicembre".
Le associazioni dell’autotrasporto che costituiscono il CUAR (Fita CNA, Confartigianato Trasporti, Confcooperative, e Legacoop) "pur riconoscendo che con questo accordo non vengono risolte le difficoltà che quotidianamente affliggono gli autotrasportatori, ritengono opportuno revocare il fermo dei servizi di autotrasporto.
Il mantenimento delle risorse economiche già riconosciute ai trasportatori in una fase così drammatica per la loro sopravvivenza era la condizione irrinunciabile che è stata riconfermata in maniera chiara e precisa.
La nostra responsabilità ci fa assumere una decisione utile al paese - che sta vivendo una situazione di drammatica emergenza - per evitare una pericolosa deriva e proclami irresponsabili che strumentalizzano l’autotrasporto per interessi diversi da quelli delle imprese.
Il lavoro delle Associazioni dei trasportatori per monitorare il rispetto del Protocollo di intesa e gli interventi di semplificazione per le imprese proseguirà negli incontri al Ministero dei Trasporti. In tale contesto saranno valutate le soluzioni per il contrasto al fenomeno del cabotaggio abusivo esercitato da vettori esteri, che riducono il mercato delle imprese regolari.
Fita CNA, Confartigianato Trasporti, Confcooperative e Legacoop esprimono la loro preoccupazione per eventuali proteste che potrebbero essere organizzate da sedicenti autotrasportatori “senza camion” o, addirittura, organizzati da gruppi estranei all’autotrasporto, e auspicano che le ragioni di chi intende protestare non prevarichino il diritto di circolare liberamente per gli autotrasportatori che non aderiscono alla protesta".
© copyright Porto Ravenna News
Dopo aver esaminato il protocollo d’intesa che impegna il Ministero su tutte le altre criticità rappresentate nella piattaforma rivendicativa della protesta, hanno revocato il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto previsto per il 9 dicembre".
Le associazioni dell’autotrasporto che costituiscono il CUAR (Fita CNA, Confartigianato Trasporti, Confcooperative, e Legacoop) "pur riconoscendo che con questo accordo non vengono risolte le difficoltà che quotidianamente affliggono gli autotrasportatori, ritengono opportuno revocare il fermo dei servizi di autotrasporto.
Il mantenimento delle risorse economiche già riconosciute ai trasportatori in una fase così drammatica per la loro sopravvivenza era la condizione irrinunciabile che è stata riconfermata in maniera chiara e precisa.
La nostra responsabilità ci fa assumere una decisione utile al paese - che sta vivendo una situazione di drammatica emergenza - per evitare una pericolosa deriva e proclami irresponsabili che strumentalizzano l’autotrasporto per interessi diversi da quelli delle imprese.
Il lavoro delle Associazioni dei trasportatori per monitorare il rispetto del Protocollo di intesa e gli interventi di semplificazione per le imprese proseguirà negli incontri al Ministero dei Trasporti. In tale contesto saranno valutate le soluzioni per il contrasto al fenomeno del cabotaggio abusivo esercitato da vettori esteri, che riducono il mercato delle imprese regolari.
Fita CNA, Confartigianato Trasporti, Confcooperative e Legacoop esprimono la loro preoccupazione per eventuali proteste che potrebbero essere organizzate da sedicenti autotrasportatori “senza camion” o, addirittura, organizzati da gruppi estranei all’autotrasporto, e auspicano che le ragioni di chi intende protestare non prevarichino il diritto di circolare liberamente per gli autotrasportatori che non aderiscono alla protesta".
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