Trasporti, Logistica
roma
21 dicembre 2016
Cna Fita contro il cartello dei costruttori
Prosegue l'azione per il risarcimento danni
21 dicembre 2016 - roma - CNA FITA è al fianco degli autotrasportatori nella richiesta di risarcimento dei danni causati dal cartello illecito costituito dai costruttori di camion e sanzionato dalla com- missione europea.
“Per quanto riguarda il rischio di soccombenza – commenta lo studio legale Scoccini incaricato di seguire l’azione collettiva in un articolo pubblicato da ‘Uomini e Trasporti’ - dopo aver premesso che l’esistenza del cartello deve considerarsi definitivamente accer- tata almeno per Mna, Daf, Iveco, Volvo Renault e Daimler Mercedes e che, quindi, il giu- dizio verterà sul risarcimento del danno, come già detto più volte in caso di soccombenza tutte le spese saranno a carico della società e nulla sarà dovuto dagli aderenti all’azione.
Quanto ad azioni legali ritorsive da parte delle case costruttrici non vedo quale diritto es- se possano azionare contro gli autotrasportatori, che stanno agendo per ottenere il risarcimento dei danni subiti come la stessa Commissione europea esorta nel suo comunicato stampa (http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-2582_it.htm).
Qualora, poi, le case costruttrici concertassero delle ritorsioni commerciali, rischiereb- bero una nuova sanzione dalla Commissione europea.
A questo proposito, l’adesione all’azione collettiva garantisce una maggiore protezione degli autotrasportatori da possibili ritorsioni. In primo luogo perché l’autotrasportatore non si espone individualmente, in secondo luogo perché la CNA Fita vigilerà e denuncerà con forza eventuali nuovi comportamenti illeciti delle case costruttrici.
Penso possa essere utile spunto anche un articolo recentemente comparso sull’agenzia stampa Reuters, in cui un fondo di investimento che finanzierà azioni come quella pro- mossa da CNA Fita stima il danno medio per camion in 10.500 euro”.
© copyright Porto Ravenna News
“Per quanto riguarda il rischio di soccombenza – commenta lo studio legale Scoccini incaricato di seguire l’azione collettiva in un articolo pubblicato da ‘Uomini e Trasporti’ - dopo aver premesso che l’esistenza del cartello deve considerarsi definitivamente accer- tata almeno per Mna, Daf, Iveco, Volvo Renault e Daimler Mercedes e che, quindi, il giu- dizio verterà sul risarcimento del danno, come già detto più volte in caso di soccombenza tutte le spese saranno a carico della società e nulla sarà dovuto dagli aderenti all’azione.
Quanto ad azioni legali ritorsive da parte delle case costruttrici non vedo quale diritto es- se possano azionare contro gli autotrasportatori, che stanno agendo per ottenere il risarcimento dei danni subiti come la stessa Commissione europea esorta nel suo comunicato stampa (http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-2582_it.htm).
Qualora, poi, le case costruttrici concertassero delle ritorsioni commerciali, rischiereb- bero una nuova sanzione dalla Commissione europea.
A questo proposito, l’adesione all’azione collettiva garantisce una maggiore protezione degli autotrasportatori da possibili ritorsioni. In primo luogo perché l’autotrasportatore non si espone individualmente, in secondo luogo perché la CNA Fita vigilerà e denuncerà con forza eventuali nuovi comportamenti illeciti delle case costruttrici.
Penso possa essere utile spunto anche un articolo recentemente comparso sull’agenzia stampa Reuters, in cui un fondo di investimento che finanzierà azioni come quella pro- mossa da CNA Fita stima il danno medio per camion in 10.500 euro”.
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