Trasporti, Logistica
ravenna
20 dicembre 2013
Fondali, la Cna è col presidente Di Marco
20 dicembre 2013 - ravenna - "L'approfondimento del canale Candiano è l'augurio per il 2014", dice la Cna di Ravenna,
rilanciando gli interventi urgenti programmati dall'Autorità portuale.
Il presidente della Cna comunale, Andrea Dalmonte, invita a non lasciare sola l'Autorità presieduta da Galliano Di Marco: "Si tratta di un tema che deve essere risolto dalle forze politiche, associazioni economiche e sociali della città evitando assolutamente di lasciare sola l'Autorità portuale in questo difficile compito".
Dalmonte ricorda che "i sedimenti marini di risulta sono una risorsa da valorizzare e non un rifiuto" e sul tema dell'individuazione dell'area dei fanghi segnala: "Se servono luoghi di deposito temporaneo vanno trovati, così come individuati dall'Autorità portuale, con la certezza che lo svuotamento avvenga in tempi predeterminati e garantiti economicamente da chi effettua il dragaggio. Tutto diventerebbe più trasparente e serio se gli inerti sono trattati e resi conformi ad essere commercializzati fin da subito".
Gli inerti trattati, continua il presidente Cna, sono "comunque ricchi di silice, allumina, ossidi di calcio e di ferro, possono essere riutilizzati nel processo industriale e commerciale come materia prima secondaria o come prodotto da collocare". Ad esempio "nei ripascimenti marini, rilevati stradali, sabbiature, industria della ceramica, del laterizio, del cemento, del fotovoltaico a concentrazione, delle telecomunicazioni, ripristino danni della subsidenza, per migliorie agrarie, nelle serre, nei vivai".
© copyright Porto Ravenna News
rilanciando gli interventi urgenti programmati dall'Autorità portuale.
Il presidente della Cna comunale, Andrea Dalmonte, invita a non lasciare sola l'Autorità presieduta da Galliano Di Marco: "Si tratta di un tema che deve essere risolto dalle forze politiche, associazioni economiche e sociali della città evitando assolutamente di lasciare sola l'Autorità portuale in questo difficile compito".
Dalmonte ricorda che "i sedimenti marini di risulta sono una risorsa da valorizzare e non un rifiuto" e sul tema dell'individuazione dell'area dei fanghi segnala: "Se servono luoghi di deposito temporaneo vanno trovati, così come individuati dall'Autorità portuale, con la certezza che lo svuotamento avvenga in tempi predeterminati e garantiti economicamente da chi effettua il dragaggio. Tutto diventerebbe più trasparente e serio se gli inerti sono trattati e resi conformi ad essere commercializzati fin da subito".
Gli inerti trattati, continua il presidente Cna, sono "comunque ricchi di silice, allumina, ossidi di calcio e di ferro, possono essere riutilizzati nel processo industriale e commerciale come materia prima secondaria o come prodotto da collocare". Ad esempio "nei ripascimenti marini, rilevati stradali, sabbiature, industria della ceramica, del laterizio, del cemento, del fotovoltaico a concentrazione, delle telecomunicazioni, ripristino danni della subsidenza, per migliorie agrarie, nelle serre, nei vivai".
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